Lanciano perde un pezzo della sua storia. Giancarlo Marchegiano si è spento improvvisamente all’età di 77 anni, nella casa dove era cresciuto con la madre Ines e dove, da anziano, aveva fatto ritorno. Con lui se ne va un appassionato collezionista, un cacciatore di storie e aneddoti, un uomo che ha saputo trasformare oggetti in testimoni del passato.

Non era solo un rigattiere o un collezionista, ma un vero e proprio custode della memoria cittadina. Nelle sue innumerevoli raccolte, talmente vaste da occupare interi palazzi storici, ex cinema come l’Excelsior e persino gli spazi del Cinema Maestoso, si poteva trovare di tutto: dai torchi della gloriosa Casa Editrice Carabba ai giornali d’epoca, dalle biciclette appartenute a grandi campioni come Bartali (di cui era certo) agli oggetti sacri, riviste, mobili, antiche divise, lampade, scatole e ogni sorta di cimelio immaginabile.
Giancarlo amava raccontare storie, e con lui si poteva trascorrere ore a discutere del Vate o di Pirandello, che aveva fatto tappa a Lanciano. Poteva mostrare le penne con cui avevano firmato contratti e la forchetta con cui avevano pranzato in un’antica trattoria. Era un uomo che conosceva tutti e che tutti conoscevano, parte di una grande famiglia, cresciuta con sacrificio da Ines e Michele, il falegname di Lancianovecchia, che avevano dato alla luce ben undici figli, tutti grandi lavoratori.
La sua vita è stata segnata anche dal dolore: la perdita del primo figlio e del primo nipote della famiglia Marchegiano, Michele, morto prematuramente a causa di una rara malattia, fu una tragedia che lasciò un segno indelebile.
Nonostante le difficoltà, Giancarlo non smise mai di sognare: desiderava realizzare una grande mostra con i suoi cimeli, un progetto che purtroppo non ha fatto in tempo a concretizzare. Lo scorso anno, un incendio in via Valera distrusse parte delle sue collezioni, una ferita profonda per lui, ma che non lo aveva fermato.
Ieri sera si è addormentato e non si è più svegliato. La sua vita è stata un eterno sogno, tra verità e fantasia, e oggi entra a far parte di quei racconti leggendari che rendono grande la storia di Lanciano.

I funerali di Giancarlo Marchegiano si svolgeranno domani, 11 febbraio, alle ore 10:30, presso la Cattedrale Madonna del Ponte a Lanciano, muovendo in anticipo dall’abitazione in Viale Della Rimembranza n. 5/B.
Alla figlia Valentina, al genero Fabrizio, al nipote Federico, ai fratelli Biagio, Walter, Ennio, Osvaldo, Malika, Rosalba, Tiziana, Anna, Claudio e Stefania, ai cognati, ai nipoti e ai parenti tutti, l‘abbraccio della redazione di Videocittà. In sua memoria, la famiglia ha chiesto di non inviare fiori ma di effettuare donazioni alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Abruzzo.
C.Lab.