ORTONA- Proseguono gli incontri fra la Tekne e l’azienda italiana che intende rilevare o entrare nelle quote: gli advisor delle due aziende in queste ore stanno stilando un accordo che in linea di massima pare sarebbe già stato raggiunto verbalmente. Sindacati e Rsu però ribadiscono di volere fatti concreti, sia a tutela dei livelli occupazionali che per quanto riguarda l’erogazione delle mensilità che non sono state ancora pagate.
Concretezza che al momento però non c’è, continua dunque lo sciopero ad oltranza proclamato nella giornata di venerdì.
Una vertenza delicata quella dell’azienda Tekne che vede coinvolti 200 dipendenti, l’incontro in Regione convocato dall’assessore Tiziana Magnacca su sollecitazione del segretario provinciale Fiom Cgil Chieti Andrea De Lutis non ha soddisfatto le sigle sindacali.
Presenti all’incontro c’erano anche le Rsu Fiom, l’Esperto nominato dalla Camera di commercio in seno alla procedura di composizione negoziata, la proprietà della Tekne e Confindustria.
L’Esperto ha confermato che si stanno svolgendo una serie di incontri fra la Tekne e l’azienda italiana che intende rilevare o entrare nelle quote. Gli advisor delle due aziende in queste ore stanno stilando un accordo che in linea di massima pare sarebbe già stato raggiunto verbalmente. Nelle prossime ore questa proposta sarà sul tavolo della proprietà della Tekne che dovrà decidere o mediare sui contenuti dell’accordo.
“Sono ore concitate- spiega il segretario De Lutis- perché ci sono diverse scadenze in questi giorni, quella della protezione prevista dalla composizione negoziata per il 20 dicembre, quella della riservatezza e della precedenza sulle contrattazioni di vendita o cessione con l’azienda interessata per il 15 dicembre. In un lasso di tempo brevissimo, sono tante le congiunzioni astrali sulle quali dovremo contare e sperare”.
A complicare la vertenza, la situazione degli stipendi arretrati che non è migliorata.
“Sono ancora quattro i mesi arretrati, resta ancora il 25 ottobre il giorno dell’ultima erogazione di uno stipendio, da quel momento i lavoratori non hanno visto più un euro. Su questo punto, l’Esperto e la Tekne ci hanno garantito che sulla bozza dell’accordo sarà previsto, nel caso fosse perfezionato, che il primo atto sarà quello dell’erogazione di tutte le spettanze arretrate”.
In queste ore dovrebbero entrare disponibilità liquide legate ad una commessa, dovranno essere utilizzate per coprire almeno uno degli stipendi arretrati. Su questo punto i sindacati hanno chiesto alla Regione di intercedere nel caso ci fossero ulteriori ritardi visto che il cliente è legato allo stato, la Regione ha dato la propria disponibilità a sostenere la richiesta. Nel frattempo resta in atto lo sciopero ad oltranza.