Nuovi sviluppi e vecchi quesiti investono Paglieta e la comunità lavorativa attorno al Sangro. Tema centrale della conferenza stampa, tenutasi al teatro comunale paglietano, il solito ponte Guastacconcia. Alla presenza del sindaco Ernesto Graziani, l’ingegnere Paola Campitelli, il direttore dei lavori Giuseppe Paolucci, la ditta incaricata Tenaglia e la rappresentanza della Provincia vista l’assenza del Presidente Menna, il punto sulle azioni intraprese per la costruzione del nuovo ponte sulla SP97, opera che ricordiamo essere cruciale considerando l’intera orbita di interessi.
Dalla chiusura in via precauzionale autorizzata dal sindaco nel dicembre 2021 al crollo, senza vittime, avvenuto nel febbraio 2022, la cronistoria degli avvenimenti ha visto la tempestiva presa in carico della provincia e successivamente l’affidamento alla ditta Tenaglia a settembre 2023 dopo un’attenta valutazione sulle migliori proposte concorrenti, scelta che è ricaduta “su chi avrebbe potuto garantirci il massimo” afferma il sindaco.
Tre milioni e mezzo di euro intercettati dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e un iter organizzativo lungo oltre 240 giorni, attraverso le ordinarie procedure
• Le difficoltà
Gli interventi dell’ingegnere Campitelli e del direttore Paolucci chiariscono gli elementi critici alla base dei lavori progettuali. Le difficoltà primarie nel lavorare a stretto contatto con il fiume, regolato dalla CEA e con la quale dialogare per il rilascio idraulico.
Ancora la criticità geotecnica causata da una stratigrafia variegata, motivo che ha portato a rimodellare macchine, mezzi e attività atti a garantire la massima sicurezza e operatività. Senza considerare i precedenti ritardi burocratici.
I lavori esecutivi attengono ai pali di fondazione, strutturati idealmente per una totalità di 34/35 pali in profondità (14 metri x 1 metro di diametro) e riempiti con zattera di fondazione. Saranno così strutturati 13 pali della spalla sinistra, 8 pali alveo nei prossimi 9 giorni, 13 pali della spalla destra, la palancolata per proteggere lavori in alveo centrale. Materiali qualificati avranno un ruolo principale con l’acciaio corten preferito al cemento armato.
Infine prove di collaudo statiche, soniche e prove dei pali stessi per il carico.
Secondo la platea, il termine entro il quale potrà procedere l’iter di collaudo dovrebbe essere intorno all’11 settembre, mentre a luglio dovrebbero vedersi le impalcature, spiccati, opere visibili. Non sono mancate le naturali richieste da parte del pubblico paglietano circa i tempi di realizzazione, quesito critico della cittadinanza che attende da anni un’opera pubblica determinante per famiglie, attività e plessi scolastici.
C’è anche il tempo comunque per uno stimolante dibattito con i cittadini presenti in sala, interessati soprattutto ai criteri di sicurezza adottati.
- Dennis Spinelli