Riprende oggi la rubrica di Videocittà dedicata agli abruzzesi celebri nel mondo: in questi mesi vi abbiamo parlato di personaggi e personalità come D’Ascanio, Mazzarino, Fante, Cohen, Martin e tanti altri. Oggi invece, non a caso, vi raccontiamo la storia di Henry Mancini, compositore, arrangiatore ed autore d’intramontabili colonne sonore, di cui proprio oggi 16 aprile ricorrono i cento anni dalla nascita.
Henry Mancini, nome d’arte di Enrico Nicola Mancini nacque a Cleveland negli States il 16 aprile 1924 figlio di Quintiliano Mancini, abruzzese di Scanno e di Anna Pece originaria di Forlì nel Sannio, oggi in provincia di Isernia. Anche Henry dunque, come tanti all’epoca, ha strette origini italiane ed un legame con la nostra regione. Poco dopo la sua nascita la famiglia si trasferì in Pennsylvania, stato in cui il padre aveva trovato impiego come operaio in un’impresa di siderurgia e metallurgia.

La passione di Henry per la musica è precoce, grazie a papà Quintiliano che dilettandosi con il flauto, avvicinò suo figlio allo studio dell’ottavino, ma Henry crescendo imparò a suonare anche altri strumenti tra cui il pianoforte.Nel 1942, terminate le scuole superiori, si trasferì a New York per frequentare la scuola musicale Juilliard School. L’imminente Secondo Conflitto Mondiale gli impedì però di completare gli studi: fu chiamato sotto le armi, e fino al 1945 servì in due distinte bande musicali dell’Esercito degli Stati Uniti.
Finita la guerra fu chiamato come pianista e arrangiatore nell’orchestra di Glenn Miller, in via di riorganizzazione dopo la prematura scomparsa del grande musicista, avvenuta durante il conflitto. Si innamorò della cantante dell’orchestra, Virginia O’Connor, che sposò nel 1947. Dal loro matrimonio nacquero tre figli. L’ingresso di Mancini nel mondo del cinema avvenne nel 1952, quando fu assunto nel dipartimento di musica della Universal Pictures. Il successo arrivò però con il film “La storia di Glenn Miller” del 1954, basato sulla vita del grande musicista, che fece guadagnare a Mancini la sua prima nomination all’Oscar.
I principali successi di Henry Mancini furono legati alla sua lunga e felice collaborazione con il regista Blake Edwards. Il loro primo lavoro insieme fu la serie televisiva “Peter Gunn” (1958), il cui tema principale, molti anni più tardi, sarà ripreso e inserito nella colonna sonora di “The Blues Brothers – I fratelli Blues”.

Successivamente Edwards affidò a Mancini la colonna sonora del suo film “Colazione da Tiffany” (1961): nacque così “Moon River”,” uno dei suoi brani più celebri e amati. Mancini fu premiato con due Oscar. L’anno successivo ottenne un altro Oscar per “The Days of Wine and Roses”, canzone che dava il titolo all’omonimo film (1962) con Jack Lemmon.
Nel 1964 fu la volta di un altro grande successo internazionale, il tema della “Pantera Rosa”, composto da Mancini per l’omonimo film di Edwards, e inserito in tutti i successivi episodi della serie e nei cartoni animati della Pantera Rosa Nel 1969 il singolo “Love Theme from Romeo and Juliet” raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 per due settimane e nel 1971 il brano Whistling Away the Dark della colonna sonora di “Operazione Crêpes Suzette” riceve il Golden Globe per la migliore canzone originale.

Altro suo successo da menzionare, è la colonna sonora della miniserie televisiva “Uccelli di rovo”, in particolare con il brano Meggie’s Theme, di grande impatto emotivo. Negli anni Cinquanta Mancini, durante un suo viaggio in Italia, volle visitare in incognito Scanno, il paese nativo del padre, rimanendone sorpreso dal suo isolamento e dalla sua immagine fiera di custode delle tradizioni dell’Abruzzo più ancestrale.

In occasione del centenario della nascita di Henry Mancini il conservatorio Casella dell’Aquila ha organizzato una serie di eventi ai quali prenderanno parte anche i tre figli del compositore di origine abruzzese. Il progetto denominato “1924 – 2024. Henry Mancini, un abruzzese ad Hollywood”, è organizzato dal Conservatorio Aquilano,
Ospiti d’onore della serata del 18 aprile, all’Aquila, saranno i tre figli di Mancini che arriveranno da Los Angeles per la prima volta nei luoghi della famiglia per festeggiare il 100esimo anniversario della nascita del padre. La figlia Monica, cantante di successo negli usa, si unirà all’ensemble del Casella interpretando alcuni brani del padre. I concerti saranno A L’Aquila il 17 e 18 aprile, il 19 a scanno, il 19 a Francavilla, il 20 a Teramo.
. Simone Cortese