Nel comune dell’entroterra frentano i riti della Settimana Santa si chiudono con un appuntamento particolare: la Processione dei Talami.
I sei talami che vi prendono parte provengono da diverse zone del paese: essi vengono realizzati da artisti e associazioni locali e come da tradizione partono da diversi quartier per arrivare in sfilata verso in piazza Mazzini.
Si parte dal quartiere Lì Mburze (Borgo Romano), poi da Quart de la Ville (corso Umberto), Quart’Abball (viale Trento e Trieste), Quart’Ammont (viale Paolucci), Quart de la Ville (via Adriatico) e da Quarto di San Giovanni che porta il carro della Madonna del Rifugio, che conclude la sfilata.
I Talami sono quadri biblici viventi, che ogni anno hanno il compito di rappresentare scene e vicende tratte dall’Antico e Nuovo Testamento.
Ogni carro ha i suoi figuranti, e in cima legata c’è una bambina vestita di blue bianco, che rappresenta la Madonna del Rifugio. I carri partono a intervalli dalle loro postazioni nei quartieri, accompagnati dalla Banda Sarabanda di Orsogna, che intona la marcetta della Canzone a Maria Santissima , fino all’arrivo ed al loro posizionamento in piazza.
I Talami sono presenti nei documenti storici fin dal 1576 quando parteciparono al Giubileo di Roma. Pare che siano stati introdotti dall’ordine dei Paolotti, ricevendo nell’800 anche il placet dall’Intendenza di Chieti.
Nel 1939 furono celebrati a Roma per le nozze del Principe Umberto: Dopo la Seconda Guerra Mondiale che distrusse Orsogna, la loro celebrazioni non s’interruppe mai.
Nel 1990 gli orsognesi con i Talami hanno partecipato alla Settembrata Abruzzese di Pescara e nel 2003 c’è stato uno speciale annullo filatelico a loro dedicato. Nel 2010 hanno ricevuto il riconoscimento di Bene Immateriale, con regolare contributo statale.
La cerimonia organizzata dall’Associazione culturale Talami di Orsogna, con patrocinio del Comune e Regione,si svolge il Martedì in Alvis in piazza Mazzini dalle ore 10:30. Da alcuni anni si ripete poi la sera del 15 agosto alle ore 21 per gli emigranti orsognesi che ritornano d’estate in paese.
Sì ringrazia per la collaborazione lo storico e ricercatore Angelo Iocco.
. Simone Cortese