CHIETI- I Militari del N.I.P.A.A.F. (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) del Gruppo Carabinieri Forestale di Chieti, nell’ambito della campagna di controllo sulla vendita a distanza (on-line) della carne di agnello in vista del periodo pasquale, hanno elevato una sanzione amministrativa, per un importo di 4 mila euro nei confronti di un centro di distribuzione carni operante in provincia di Chieti.
I militari hanno rinvenuto in vendita, sul sito aziendale, confezioni sotto vuoto di agnello, con indicazioni che enfatizzavano esclusivamente la macellazione locale senza riportare l’origine dell’ovino come prevedono le normative vigenti.
Poiché ad una lavorazione presso una azienda abruzzese non necessariamente corrisponde l’origine nazionale dell’agnello, come potrebbe intendere il consumatore, i militari si sono immediatamente recati in ditta per verificare la provenienza della carne.
Esaminata la documentazione sulla tracciabilità alimentare, il Nucleo Investigativo ha accertato l’origine Ungheria dell’agnello oggetto di vendita online. In base al Regolamento di esecuzione UE n. 1337/2013, per la specie ovina e caprina è obbligatorio indicare il nome dello Stato membro o del paese terzo in cui si è svolto l’ultimo periodo di allevamento di almeno sei mesi, o, nel caso in cui l’animale abbattuto sia di età inferiore a sei mesi, dello Stato membro o del paese terzo in cui ha avuto luogo l’intero periodo di allevamento.