ORTONA – Appuntamento giovedì con un’importante riunione dell’assise civica in cui all’ordine del giorno, come anticipato da una nota degli otto consiglieri di minoranza, saranno portati l’aumento della tassa rifiuti, istituzione dell’imposta di soggiorno e l’aumento dell’addizionale Irpef con l’incremento dell’aliquota allo 0,80%, il massimo previsto dalla legge.
Un consiglio comunale che arriva all’indomani dell’elezione regionale il cui esito potrebbe avere ripercussioni sugli equilibri dell’amministrazione comunale con il consigliere di opposizione Franco Vanni, in quota Fratelli d’Italia, che ha superato in preferenze il vice sindaco Cristiana Canosa.
“Non vorremmo essere nei panni del Sindaco e della maggioranza in questo momento- commenta il gruppo Città che amo composto da Antonio Sorgetti, Simona Rabottini e Italia Cocco – Vedersi costretti ad aumentare le tasse per coprire le spese folli e inutili di questi ultimi due anni come i 150.000 euro per la pensilina in piazza San Francesco, gli 800 mila euro per il rifacimento della Passeggiata Orientale, i vicoli di Terranova realizzati a metà, i 150.000 euro per riqualificare i giardini dell’Eden, gli ultimi asfalti elettorali e non riuscire ad eleggere nessuno dei due candidati consiglieri regionali che hanno sostenuto, ovvero Cristiana Canosa e Mauro Febbo, è veramente inaccettabile come si suol dire, oltre al danno anche la beffa”.
Il gruppo avanza la tesi che il Sindaco per salvare la tenuta della sua maggioranza, abbia dovuto spostare parte dei propri voti, che aveva già promesso a Canosa, su Forza Italia e su Mauro Febbo che ha preso ad Ortona 308 voti di cui 42 nel seggio di Villa San Leonardo, dove risiede Castiglione. Cristiana Canosa è arrivata seconda nella sua lista e per 270 voti non è rientrata in consiglio“.
Dall’analisi del voto fatta da Città che amo emerge che il vice sindaco Canosa non è stata pienamente supportata dai suoi consiglieri/assessori:
“Quei 270 voti che le sarebbero serviti per essere eletta– spiegano i tre consiglieri – le potevano arrivare da alcuni suoi fedeli sostenitori che non le hanno fatto però la campagna elettorale, da Camillo D’Alessandro, che avendo subito il veto di Canosa, ha dirottato i suoi voti sulla candidata Sonia Albanese, e dal Sindaco che in parte li ha spostati su Febbo e tutto questo ha fatto la differenza”.
- Daniela Cesarii