Ieri a Firenze c’è stata l’ennesima tragedia sul lavoro con l’incidente al cantiere dell’Esselunga. Tra le vittime accertate c’è purtroppo anche quella di un abruzzese, si tratta di Luigi Coclite, sessantenne operaio da decenni residente a Collesalvetti, in provincia di Livorno, ma nativo di Teramo.
L’uomo è stato il primo dei morti ad essere stato identificato. L’uomo lavorava per una ditta di Santa Maria a Monte, è stato travolto con gli altri lavoratori da una trave di cemento che è crollata sul solaio dove erano in corso i lavori.
Nato nel 1964 a Teramo e originario di Montorio al Vomano, Luigi Coclite lascia due figli giovani, un maschio e una femmina che vivono con la madre a Vicarello, frazione di Collesalvetti.
Al cantiere, dove era in costruzione un supermercato dell’Esselunga e dove il gruppo di lavoratori stava montando prefabbricati di cemento, era subito accorsa anche la moglie dopo la terribile notizia dell’incidente.
Secondo le prime notizie, l’uomo lavorava assieme a un gruppo di circa otto operai, quando il crollo della trave portante avrebbe provocato quello del solaio più in alto che a cascata ha travolto tutto e tutti.
La notizia della morte di Luigi Coclite ha scosso anche la città abruzzese di cui era originario e dove vivono ancora i parenti. In Abruzzo, a Montorio al Vomano, infatti tornava spesso a trovare familiari e amici.
. Simone Cortese