Oggi martedì 6 febbraio, circa centoventi militari della Guardia di Finanza di Torino e del servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico) di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia torinese con la collaborazione di unità operative di altri reparti del Corpo, stanno eseguendo in varie regioni italiane, tra cui anche l’Abruzzo, un’ordinanza del gip del tribunale del capoluogo piemontese che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di ventiquattro persone, italiane e albanesi, ritenute responsabili di far parte di due distinte associazioni per delinquere finalizzate al traffico e alla commercializzazione sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e marijuana.
Durante le investigazioni – come afferma l’agenzia Adnkronos – sono stati intercettati e sottoposti a sequestro, in diverse regioni, circa 45 chili di cocaina, 150 chili di marijuana, 1,5 chili di hashish e 900mila euro in contanti. Lo stupefacente sequestrato se immesso sul mercato “al dettaglio” avrebbero potuto fruttare introiti illeciti per almeno 6 milioni di euro.
Nel corso delle indagini gli investigatori hanno individuato un secondo gruppo, radicato in Alessandria e con a capo un 39enne albanese, anch’egli da circa 20 anni in Italia che avrebbe mantenuto diretti contatti con i fornitori in Albania e che trafficava non solo cocaina ma anche hashish e marijuana vendendo lo stupefacente in Piemonte, nelle province di Torino, Alessandria e Novara, in Lombardia, nelle province di Pavia, Milano e Brescia, e in Francia. Entrambi i gruppi disponevano di alloggi e luoghi dove a occultare lo stupefacente e di un collaudato sistema per il trasporto e la distribuzione.