TERAMO- A fine febbraio sarà operativo un poliambulatorio specialistico gratuito riservato alle persone indigenti. Un ambulatorio che nasce su proposta dell’associazioni Auser Kum con il pieno appoggio del comune. I soggetti coinvolti hanno sottoscritto un Patto di collaborazione, inteso dal Comune come un sistema per mezzo del quale i cittadini concordano la realizzazione degli interventi in perfetta sintonia con le finalità dell’ente e che perciò si configura come frutto di un lavoro di dialogo e confronto.
Il comune ha messo a disposizione, in comodato gratuito, una parte di un proprio immobile in via Potito Randi
All’interno del poliambulatorio sociale ci saranno l’elettrocardiografo e l’eco polifunzionale con sonde per cardiologia vascolare e medicina interna con l’auspicio che a breve il numero delle prestazioni possa essere ampliato. Nell’ambulatorio opereranno, da fine febbraio, specialisti in pensione che forniranno a titolo totalmente gratuito la propria prestazione ambulatoriale.
Il primo nucleo di medici che ha dato la propria disponibilità, già in fase costitutiva, a lavorare per l’ambulatorio polispecialistico solidale è composto dai seguenti specialisti
Domenico Parisi (medicina interna); Gabriele Damiani (endocrinolgia); Ennio Lattanzi (malattie del metabolismo/diabetologia); Giovanni Boccia (pneuomologia); Franco Prosperi (cardiologia); Guglielmo De Curtis (cardiologia); Piero Pecce (cardiologia); Saro Paparoni (cardiologia); Vincenzo Pona (chirurgia generale); Renato Gregorini (cardiochirurgia); Alessandro Mazzola (cardiochirurgia); William Di Francescantonio (chirurgia toracica); Walter Di Nardo (chirurgia vasoclare); Vincenzo Cipolletti (urologia);Anna Di Francesco (medicina interna); Pino Rosati (igiene e medicina preventiva).
“Nel nostro piccolo – spiega il sindaco Gianguido D’Alberto – facciamo realtà del dettato costituzionale secondo il quale vanno assicurate cure gratuite agli indigenti. E appunto la gratuità e la messa a disposizione delle professionalità che saranno coinvolte, peraltro a titolo di pieno volontariato, assicurano solidarietà a chi non può curarsi, fenomeno sempre più diffuso a livello nazionale ma anche nel nostro territorio”. I promotori, hanno rimarcato il senso dell’idea.
Il dott. Renato Gregorini, ha precisato
“Kum, è parola che dall’aramaico significa alzatevi, mettetevi in piedi. Tale parola racchiude il senso di quello che andremo a fare, noi medici e gli infermieri che saranno coinvolti, sia in favore dei pazienti che si rivolgeranno a noi, sia nel richiamo all’impegno che ciascuno di noi netterà in campo”.
Giovanna Zippilli dell’Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale, ha sottolineato: “Parte un’avventura coinvolgente, il desiderio è quello di allargare la nostra esperienza ad altre associazioni e ad altri ambiti sociali”.
- Daniela Cesarii