L’eco della protesta investe anche l’Abruzzo. Dopo le manifestazioni a Pescara, Vasto, Chieti è la volta dell’hinterland Sangro-frentano che oggi, dalle prime ore della mattina, ha occupato il piazzale di sosta lungo il ponte che porta alla superstrada, ingresso Val Di Sangro, o più comunemente definito ponte di “Za Menga”.
Sul luogo oltre 40 trattori e più di 70 agricoltori, autorizzati dalle forze dell’ordine, i quali hanno espresso con fermezza le ragioni di un movimento che prende quota in diversi Paesi europei.
Assenti al corteo associazioni di categoria e organi politici
Contadini, agricoltori della Germania, Francia, Romania e ora Italia riuniti sotto la bandiera del “CRA” (Comitato Agricoltori Traditi), nella fattispecie in esame parliamo del comitato spontaneo “Abruzzo Mobilitazione”.
Attorno alle istanze rivendicate dai manifestanti, derivate dalle politiche europee in materia, si è creato un polverone complicato da risolvere.
Il sit in, chiariscono i presenti, è pacifico, organizzato per evitare disagi alla comunità, nondimeno nasce dall’esigenza di prendere una forte, netta posizione rispetto non solo le politiche europee e governative, ma anche nei confronti delle associazioni di categoria e dei responsabili che presiedono i tavoli verdi.

La difesa dell’autonomia in sede di sovranità nazionale, le imposizioni strutturali, l’insostenibile condizione legata all’aumento di tasse, accise, prezzi, le importazioni, l’abbandono delle confederazioni agricole, infine l’assenza di organi o iniziative volti a tutelare l’agricoltura italiana e le sue evidenti necessità: questi e molti altri i motivi del corteo nato dagli agricoltori autonomi e privati. Afferma il comitato all’unisono: “Abbiamo organizzato questo corteo per far vedere a tutti che esistiamo, siamo determinati nel perseguire i nostri obiettivi, per assicurarci un futuro.
L’Europa detta regole ingiuste e spesso non condivise, gli agricoltori sono stremati e ormai stanchi di questa situazione.
Siamo lasciati soli dalle associazioni di categoria, dalla politica. Chiediamo alla comunità di sostenere questa battaglia, poiché riguarda tutti. Il nostro è un corteo pacifico, volto a non creare disagi. Chiediamo fortemente che le nostre istanze vengano accolte”.
- Dennis Spinelli