70 anni oggi una giovanissima Fulvia Colombo annunciava che da quel giorno la Rai avrebbe iniziato il suo regolare servizio di trasmissioni televisive
“La Rai inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive“ furono le parole affidate alla dizione praticamente perfetta di Fulvia Colombo, la ventottenne annunciatrice della rete pubblica italiana, la prima di una lunga lista. Alle 11 di quella giornata andò in onda la telecronaca delle inaugurazioni delle sedi di Milano, Roma e Torino, mentre nel pomeriggio, alle 15:45 fu la volta del Pomeriggio sportivo.
Il primo annuncio della RAI rappresentò un momento simbolico, un ponte tra la tradizione e l’innovazione. La radiodiffusione italiana, fino ad allora caratterizzata da una pluralità di emittenti regionali, si univa in un’unica voce nazionale, dando vita a un’esperienza condivisa da milioni di italiani.
Dopo cinque anni di sperimentazione da Torino e due da Milano, la televisione italiana, è pronta a partire ufficialmente e ad arrivare fino a Roma grazie a 7 trasmettitori e dalla capitale al resto dello stivale. In quella domenica 3 gennaio 1954 gli abbonati Rai erano appena novanta, il mese dopo giunsero a quota 24mila, in un anno 88mila e dopo quattro anni superarono il milione.
Alla fine del 1954 la televisione raggiunge il 58% della popolazione italiana, mentre nel 1961 raggiungerà il 97% degli italiani. Non tutti però si possono subito permettere un televisore, così si diffonde l’abitudine di vederla tutti insieme al bar, in luoghi pubblici o a casa di vicini o parenti più benestanti e generosi.