Leo Marongiu all’attacco: “Prima lo caccia ora lo riprende. Tutto quello che vale oggi, dunque, non valeva ieri“
“La nomina alla Fiera solleva non poche perplessità per l’evidente incoerenza del Sindaco Paolini rispetto alla storia della Fiera stessa”
Non si fanno attendere le reazioni politiche dell’opposizione e il rimo ad uscire fuori, con un nora stampa ben calibrata è il capogruppo PD in consiglio comunale ed ex presidente del consiglio Leo Marongiu.
“Ricordiamo tutti, scrive Marongiu, lo scontro duro che portò a defenestrare Di Fonzo nel 2010, quando Paolini’ motivo’ con negligenze amministrative in Fiera la revoca della designazione di qualche anno prima da lui stesso fatta. Con un’altra capriola il Sindaco oggi dice che effettua questa nomina elencando tra le motivazioni anche la precedente esperienza da Assessore regionale del nuovo designato, cosa che non gli ha impedito, ugualmente, di mandarlo a casa nel 2010 quando il ruolo da assessore regionale era già stato, ugualmente, ricoperto. Tutto quello che vale oggi, dunque, non valeva ieri, come non valgono più le tante promesse fatte alla Città di Lanciano nel 2021, promesse di rivoluzioni e cambiamenti, mentre è in atto una totale restaurazione, nel silenzio imbarazzato di parti della maggioranza.
Prendiamo atto, affonda Marongiu, che Paolini ormai amministra con la spada di damocle di pesanti impegni elettorali a cui corrispondere con una maggioranza che è una “Fiera” tra assessori che si candidano, quelli che cambiano casacca, richieste di dimissioni e di nomine riparatorie.
Questa amministrazione, conclude, è una grande “palla di natale” e come tutti gli addobbi, quando passano le feste, resta poco o nulla”