ORTONA- La voragine apertasi in via d’Annunzio la scorsa settimana ha acceso una luce sulla storia passata della città. Il crepaccio, che ha costretto a ridisegnare la circolazione viaria con non pochi disagi, ha svelato, infatti, l’esistenza di un granaio d’epoca medioevale.
A far luce sulla scoperta è stata l’archeologa Maria Luisa Orlandi sollecitata dall’amministrazione comunale, nella persona del vice sindaco con delega ai lavori pubblici Cristiana Canosa, il tutto in collaborazione con la Sovrintendenza.
«Credo si tratti di una fossa granaria di origine medioevale- spiega l’archeologa Orlandi- il manufatto ha una forma rettangolare ampia tre metri per quattro.
Le misurazioni sono state eseguite dalla squadra di operai intervenuta sul posto.
Per comprendere meglio la natura è stata fatta un’indagine con le telecamere, sempre da parte dei tecnici Sasi, e si è scoperto che è una muratura a secco».
L’archeologa a giorni stilerà una relazione scientifica, ma la Orlandi ha già anticipato come ben presto si procederà ad uno studio preliminare da un punto meno impattante per la viabilità per fare piena luce sul ritrovamento.
Lo studio verrà fatto attraverso un’indagine geolettrica, tecnica solitamente utilizzata in archeologia
La voragine, intanto, è stata riempita con ghiaino un materiale assolutamente non impattante che non comprometterà il manufatto e consentirà di dare, allo stesso tempo, solidità e sicurezza alla strada.
L’assessore Canosa ha già annunciato che a breve “la circolazione tornerà regolare”.
- Daniela Cesarii