ORTONA- I militari del comando provinciale Chieti hanno individuato 100 operazioni relative ad incassi di ticket VLT – per un importo complessivo di 85 mila euro che erano state appositamente effettuate per eludere la normativa antiriciclaggio. Cinque le persone denunciate che rischiano fino a tre anni di reclusione e un’ammenda di 30 mila euro.
Le Fiamme gialle della Tenenza, dirette dal sottotenente Giancarlo Passeri, hanno effettuato un controllo di una sala videolottery per verificare il corretto adempimento degli obblighi previsti dalla normativa antiriciclaggio al fine, tra l’altro, di tracciare i flussi finanziari.
Dall’attività ispettiva è stato possibile accertare che venivano falsamente ricondotte le vincite agli apparecchi da intrattenimento ad ignari giocatori, permettendo così, ai reali beneficiari, di operare in modo anonimo per aggirare la normativa antiriciclaggio, secondo la quale i gestori delle sale devono procedere all’identificazione e alla verifica dell’identità di ogni cliente che richiede incassi di ticket superiori a 500 euro.
In particolare, dopo essere stati analizzati gli incassi di diversi avventori, è stato possibile accertare che, a propria insaputa, molti avevano maturato vincite nonostante si trovassero a lavoro, fuori dal territorio nazionale o, addirittura, non avessero mai giocato alle videolottery.
Il titolare dell’esercizio commerciale e 4 dipendenti sono stati dunque denunciati alla Procura della Repubblica di Chieti ai sensi del Decreto Legislativo 231/2007 che punisce, tra l’altro, il soggetto che, essendo tenuto all’osservanza degli obblighi di adeguata verifica, utilizza dati e informazioni falsi relativi al cliente.
Le cinque persone ora rischiano una pena fino a tre anni di reclusione e una multa di 30 mila euro
«Le motivazioni di queste condotte- si legge in una nota a firma del comandante provinciale della Guardia di Finanza di Chieti Michele Iadarola – sono riconducibili alla volontà del vincitore di non essere qualificato come ludopatico e/o nascondere un’entrata extra al fisco per continuare a beneficiare di prestazioni sociali agevolate»