14 anni di reclusione per Angelo Bernardone, che come ha confessato subito, due anni fa compì l’omicidio della moglie Maria Conese, gravemente ammalata da anni di demenza senile.
La sentenza è stata emessa questa mattina alle 11 al termine dell’ultima udienza del processo in Corte d’Assise a Lanciano.
Il pubblico ministero aveva richiesto 24 anni di reclusione con l’ipotesi di reato di omicidio volontario, comprensivi di le attenuanti generiche.
Dall’altra parte l’avvocato difensore di Bernardone, Vincenzo Cocchino, aveva chiesto l’assoluzione oppure, in subordine, la derubricazione del reato a omicidio preterintenzionale, con le attenuanti generiche della semi infermità mentale.