Sarà Cansu Sonmez, ricercatrice di nazionalità turca, dottoranda presso il Gran Sasso Science Institute dell’Aquila, ad accendere il braciere all’arrivo della fiaccolata al Parco della Memoria, nella notte tra il 5 e il 6 aprile, in ricordo delle vittime del sisma di due paesi che condividono lo stesso dolore.
E così, per una notte, in memoria delle 309 vittime del sisma avvenuto 14 anni fa, L’Aquila e la Turchia si abbracciano, così come, sempre simbolicamente, lo scorso anno furono tre atleti della nazionale ucraina di ciclismo a prendere parte alla cerimonia.
Nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Fibbioni, il sindaco Pierluigi Biondi ha spiegato la scelta: “A seguito del terremoto che il 6 febbraio scorso ha colpito la Turchia e la Siria abbiamo ritenuto fosse doveroso, in occasione di una ricorrenza così densa di emozioni e di significati, affidare l’accensione del braciere ad una ricercatrice di nazionalità turca per esprimere così un segnale di vicinanza alle popolazioni colpite dal tragico evento, in ragione della sensibilità che la comunità aquilana ha maturato a seguito della calamità che l’ha colpita nel 2009 e anche delle manifestazioni di solidarietà giunte da tutto il mondo. La lunga notte del ricordo accomuna non solo le cittadine e i cittadini aquilani che si ritrovano per onorare il ricordo dei nostri cari, ma anche quanti in un grande e condiviso sentire collettivo si trovano a vivere lo stesso dramma“.
La ricercatrice, dal canto suo, ha affermato come, per lei, “L’Aquila sia una lezione da imparare”. “Ho avuto l’opportunità, in questi quattro anni, – ha continuato – di vivere quotidianamente passo dopo passo la rinascita e il rinnovamento della città. Ho vissuto con emozione la cerimonia di riapertura della Chiesa delle Anime Sante e, dopo il sisma che ha colpito Turchia e Siria, ho capito che l’esperienza vissuta all’Aquila rappresenta la speranza che nutro per la mia terra dove sono morte sotto le macerie più di 50 mila persone e migliaia sono rimaste senza tetto. Per me è un onore accendere il braciere al Parco della Memoria perché condividiamo lo stesso dolore che ci permette di costruire un legame sociale indissolubile frutto della stessa esperienza”.
In occasione delle celebrazioni per il quattordicesimo anniversario del terremoto, anche quest’anno le spille con il “Fiore della Memoria”, il simbolo raffigurante il croco di zafferano individuato dal Comune dell’Aquila per ricordare, verrà distribuito gratuitamente in tutte le scuole della città, in tutte le tabaccherie aderenti al circuito Fit e nelle parrocchie.
Il Fiore, tra l’altro, è in fase di invio a rappresentanti delle istituzionali nazionali.
Per quanto riguarda, invece, la fiaccolata, il punto di ritrovo è nell’area del Palazzo di Giustizia alle 21:30 del 5 aprile. Il percorso si snoderà lungo via XX settembre, con breve sosta di fronte la Casa dello Studente e si concluderà al Parco della Memoria, dove a seguito dell’accensione del braciere verrà data lettura dei nomi delle vittime del terremoto.
Beatrice Tomassi