LANCIANO. “Lo avevo detto in consiglio comunale quando fu presentato e lo ribadisco oggi: il centro per uomini maltrattanti che sorgerà a Lanciano con soldi di bilancio e inserito nelle linee programmatiche dell’amministrazione Paolini, non è la priorità”.
La consigliera di Lanciano in comune ed ex assessora alle Politiche sociali, Dora Bendotti interviene così in merito all’apertura, a breve, del secondo Cuav (centro uomini autori di violenza) della regione, in una struttura a Lanciano nei locali dell’Ater, con accesso ad un massimo di 15 partecipanti che volontariamente vorranno sottoporsi a un percorso rieducativo che dovranno anche contribuire a finanziare.
“Alla luce dell’ennesimo femminicidio che ha scosso l’Italia, con la morte di Giulia Cecchettin, e anche di quello più vicino a noi territorialmente, di Michele Faiers Dawn a Casoli – prosegue Bendotti – è tristemente e palesemente chiaro che bisogna trovare tempo, risorse, impegno e strutture non solo per gli autori delle violenze nei confronti delle donne, ma soprattutto per investire in prevenzione, in cultura, per educare nelle scuole i ragazzi al rispetto della sessualità, dell’affettività, dell’individuo e in particolare delle donne che continuano ad essere le prime vittime della mano degli uomini. Un centro per uomini maltrattanti non è la priorità, bisogna innanzitutto rispondere in maniera decisa e immediata ad un’emergenza”. “Capisco che anche in riferimento e in ossequio della legge sul codice rosso è previsto il recupero degli uomini autori di violenza – prosegue l’esponente della minoranza – ma questa non può essere l’unica azione che si programma su questo tema che è diventato ormai urgente. Cosa si sta facendo per educare i ragazzi? Per informarli, metterli in guardia e per far riconoscere loro i campanelli d’allarme, i comportamenti devianti, i legami affettivi che si trasformano in relazioni tossiche? Mi sarei aspettata altrettanta sensibilità anche sulle vittime di questa emergenza. E penso anche alle celebrazioni per il 25 novembre, la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Per il secondo anno consecutivo l’assessorato alle Politiche sociali e l’amministrazione Paolini non hanno programmato nulla di rilevante, lasciando alle associazioni o ai privati il compito di colmare il vuoto. Una mancanza di sensibilità e di attenzione che, voglio ripeterlo, alla luce degli atroci e recenti fatti di cronaca, appare oggi ancora più stridente e allarmante”.