La vergogna tinge di profonda inciviltà la domenica sportiva tra i Dilettanti, nel corso della gara giocata tra Casalanguida e Athletic Lanciano, valida per la Prima Categoria. Sul campo San Nicola si è consumato l’ennesimo episodio che lede la dignità sportiva e i codici di comportamento, a seguito delle offese razziste perpetrate ai danni di alcuni calciatori rossoneri.
Non è la prima volta che si assistono a simili atti nel mondo del calcio, tra i professionisti ma anche nelle leghe minori.
Durante il match, i tifosi di casa hanno dato vita a cori, offese, ingiurie reiterate provocando la reazione della società ospite, la quale afferma “non possiamo rimanere passivi, sono situazioni che non possiamo e non dobbiamo accettare”, prosegue “la violenza, il razzismo e l’estremismo non possono e non devono essere classificati come episodi di piccola rilevanza, perché possono esplodere con maggiore fragore in futuro”.
Alla solidarietà e al conforto della piazza rossonera nei confronti delle vittime, si aggiunge la denuncia per quanto accaduto sugli spalti e nel corso della gara. Partendo dal tema campo non regolamentare e non posto in sicurezza, al clima di gioco aggressivo, intimidatorio e violento, fino alle conseguenze scaturite dall’atteggiamento dei padroni di casa.
Una caccia all’uomo culminata con due ferite in testa ai danni dei giovani rossoneri, con tanto di punti di sutura, successivamente gli insulti razzisti e l’invasione scellerata che ha portato alla rissa. L’arbitro visibilmente intimorito, avrebbe decretato la fine della partita senza ricorrere alla sospensione, nonostante mancasse qualche minuto, assistendo impotente alle terribili scene.
Occorre pertanto ripensare alle tutele al corpo arbitrale, affinché ci sia maggiore consapevolezza del delicato ruolo, assunto spesso da giovanissimi buttati in stadi difficili.
Afferma ancora l’Athletic Lanciano “Al Comitato Regionale LND, nella persona del suo Presidente, chiediamo di agire con fermezza per impedire che situazioni del genere si ripetano e di adottare immediatamente tutte le misure necessarie a tutela delle società e di condannare e punire tutti quei comportamenti che non hanno nulla a che fare con il nostro sport!”.
- Dennis Spinelli