Nei giorni scorsi tanto si è scritto sul Miglianico-Lanciano e sulle possibilità di tornare a giocare nel rinnovato stadio comunale “Guido Biondi”. Ma tra post sui social, articoli, dichiarazioni e voci di corridoio è Ezio Memmo, presidente del Comitato Regionale Figc -LND Abruzzo a mettere dei punti fermi e si spera definitivi sulla questione.
“In estate – ha sottolineato Memmo a Videocittà – la società del Miglianico Calcio ha inoltrato formale richiesta per cambiare la propria denominazione e la sede dell’impianto di gioco. Tuttavia la Federazione Italiana Gioco Calcio ha “congelato” questa istanza in quanto mancante del principale requisito richiesto, ovvero quello del campo di gioco, individuato nel “Biondi”. All’epoca però l’impianto non era ancora agibilè nè fruibile a causa dei noti lavori di ristrutturazione da effettuare. Successivamente, la promessa della giunta Paolini di completare questi interventi è stata mantenuta e quindi è stata necessaria da parte del comitato della Lega Nazionale Dilettanti una “riomologazione” poi puntualmente concessa, visto che già domenica scorsa l’Athletic è potuta tornare in campo.
Tuttavia questa decisione non riguarda il Miglianico che almeno fino al 1° luglio, data in cui il club cambierà nome in Miglianico-Lanciano Football Club, continuerà a giocare nell’impianto sportivo “Fratelli Ciavatta”. Fino a quella data – sottolinea il presidente – il club a cui è legata una matricola continuerà a chiamarsi solo Miglianico ed in nessun altro modo, tanto meno come leggo sui social, in Lanciano Football Club. Questi cambi non avvengono da un giorno all’altro perchè ci sono degli iter e delle regole uguali per tutti e che ogni società è tenuta a rispettare.
Tuttavia per non mortificare la città, la piazza e la tifoseria frentana sarà possibile, ma solo in particolari occasioni (come ad esempio in match di rilievo contro Rapino o San Salvo solo per citarne alcuni) riaprire il “Biondi” e permettere ai supportes locali ed a quelli ospiti di entrare allo stadio. Ma ripeto – afferma ancora Memmo – si tratta di un provvedimento una tantum e non di una regola fissa.
Sono un lancianese d.o.c. ed ho a cuore le sorti del nostro calcio ma sono anche il presidente regionale della LND ed in quanto tale devo tutelare tutte le società e far sì che le regole vengano rispettate e condivise da tutti. Da parte del Miglianico auspico meno proclami ed un profilo più basso che eviti continui annunci e “cambi” al momento non ancora in essere. Ho sostenuto fin dall’inizio il progetto del presidente Palombaro, nonostante questo abbia portato a smemabrare una bella realtà come quella di Miglianico, ed il mio augurio è che il nome della città venga accostato a realtà serie e professionali e che non lo si usi per scopi ed interessi personali che nulla hanno a che fare con lo sport, come già purtropo accade con il Lanciano Calcio 1920″.
. Simone Cortese