ORTONA. Vertenza Alfagomma: le sigle sindacali tornano a denunciare con forza la preoccupazione sul futuro lavorativo dei dipendenti. Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil chiedono, nuovamente, alla Regione di convocare un tavolo in cui affrontare tutte le questioni irrisolte e garantire così certezze ai lavoratori sempre più preoccupati.
“La società- si legge in un documento a firma dei segretari Ettore Di Natale, Carlo Petaccia e Riccardo De Feo e indirizzato alla Regione – aveva convinto il territorio di Ortona e anche la regione Abruzzo con un piano industriale che prevedeva 153 posti di lavoro.
Dopo 3 anni, 15 lavoratori stanno facendo la spola da Ortona a Teramo con enormi sacrifici personali e familiari. Una decina di persone che erano fuori sono state costrette a trovare una soluzione con una transazione conciliativa, hanno monetizzato il mancato reintegro. Mentre pochi altri sono ancora fuori dopo un periodo di contratto a termine e non sappiamo se verranno richiamati ma, la cosa ancor più̀ preoccupante, è che nell’azienda del sito di Ortona, circa 40 persone, alternano periodi di lavoro con periodi di cassa integrazione”.
Quello che cercano le sigle sindacali è il confronto soprattutto con la proprietà che in tre anni si è invece sempre sottratta all’appuntamento.
“Noi abbiamo bisogno di risposte- rimarcano i sindacalisti- ci preme sapere quale sarà il futuro per lo stabilimento di Ortona, quale rilancio e che futuro avranno quei lavoratori stanchi e stressati dai viaggi. Chiediamo alla Regione di riconvocare il tavolo tenendo conto delle nostre denunce e delle nostre preoccupazioni”.
Risposte che solo la proprietà può dare e che i lavoratori e sigle sindacali, che combattono al loro fianco, hanno diritto di avere.
- Daniela Cesarii