CHIETI- Si è conclusa l’inchiesta sull’uomo che dai primi giorni di aprile perseguita una giovane coppia di coniugi. Un comportamento ostinato, reiterato che è proseguito in questi mesi nonostante l’ammonimento del Questore.
L’uomo, di 46 anni, vicino di casa, ora però rischia di finire sotto processo con l’accusa di atti persecutori ovvero stalking.
Il sostituto procuratore della Repubblica, Lucia Campo, ha infatti, depositato l’avviso di conclusione delle indagini, atto propedeutico alla richiesta di rinvio a giudizio. Come si ricorderà ad aprile era stata la moglie a subire le prime molestie: uscendo dal luogo di lavoro aveva trovato, per tre volte, bigliettini, di inquietante tenore romantico, sul parabrezza dell’auto.
L’uomo poi ha iniziato a prendere di mira il marito: buca la gomma della sua auto parcheggiata nel posto di lavoro con un biglietto sul parabrezza in cui lo avverte del danno, applica il nastro adesivo sulla foto cellula del cancello, riesce ad essere presente alla festa di compleanno dì lui di cui pochi erano a conoscenza.
Dopo un periodo di calma, solo apparente, lo stalker ritorna all’attacco squarciando la gomma dello scooter dell’uomo parcheggiato nello spazio privato di pertinenza della casa e pedina la coppia con l’auto, un gesto questo documentato da un video messo agli atti dall’avvocato difensore. I due, si legge nell’avviso di conclusioni delle indagini, ora vivono in «uno stato di ansia e di paura» e si sono visti costretti a modificare le proprie abitudini di vita.
Una serenità che si spera che la coppia possa riottenere al più presto dopo mesi passati a difendersi senza nemmeno ben sapere il perché.
- Daniela Cesarii
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