Sembrava che domenica 29 ottobre potesse essere il giorno giusto per rivedere il pallone rotolare sul campo del “Guido Biondi”. Invece sia il nuovo Lanciano del patron Palombaro che l’Athletic Lanciano del presidente Pantaleo, dovranno attendere ancora. Purtroppo l’impianto non potrà riaprire questa domenica – sottolinea a Videocittà l’assessore allo Sport Danilo Ranieri perchè purtroppo il Lanciano Football Club non ha ancora ricevuto il via libera dalla Federazione Italiana Gioco Calcio di Roma”.
Sembra dunque continuare “l’agonia del Biondi”, un iter lunghissimo iniziato con l’abbandono ed il degrado creato allo stadio dalle gestioni societarie della presidente Chiaretti prima e di PIncione poi. Una situazione che in giugno, spinse il sindaco Paolini, a riprendersi le chiavi dello stadio. Nel mese di agosto 2022 i primi concreti passi in avanti per la ristrutturazione con la somma di 100mila euro, da destinare ai lavori, in parte erogata dall’Istituto per il Credito Sportivo .Lavori che hanno riguardato il rifacimento del disastrato manto erboso, di due spogliatoi e di parte della tribuna.
Il 25 ottobre dello stesso anno, il settore dei Lavori Pubblici del comune affidò, i lavori relativi al terreno di gioco alla ditta Area Sport Center di Potenza Picena destinata ad occuparsi anche ella manutenzione straordinaria per una stagione sportiva. Il terreno, già omologato per le competizioni della Lega Nazionale Dilettanti, venne quindi trattato con del diserbante utile a fare seccare le erbacce che lo infestavano e poi lavorato per la semina per fare attecchire il nuovo prato.
La nascita dei primi ciuffi d’erba crea però nuovi ed insistenti problemi a causa di una famiglia di tassi che sceglie come casa, il campo da gioco scavando buche e creando non pochi problemi. Nonostante i ripetuti solleciti del comune, dopo gi incontri con i carabinieri forestali e i veterinari si decise di non di trasferire i mammiferi in altro posto, ma semplicemente di rinforzare la recinzione che da via Belvedere permetteva gli animali d’intrufolarsi nell’impianto.
Sistemati i tassi si è proceduto alla seconda parte della semina con lavori che sono costati ulteriori quattromila euro per riparare ai danni compiuti dai mustelidi. Ora un nuovo impedimento burocratico, rinvia ancora l’apertura dello storico impianto ma la speranza è che i problemi possano risolversi il prima possibile.
. Simone Cortese