La due giorni dedicata all’assemblea nazionale dell’Unione delle Province Italiane si è conclusa a L’Aquila, negli spazi del Ridotto del Teatro Comunale, con una lunga sfilata di Ministri, seppur non tutti i presenza.
Infatti dopo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il capoluogo di regione ha ospitato il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e, tramite videocollegamento, i Ministri Raffaele Fitto (Affari europei, Coesione territoriale e Pnrr) e Matteo Salvini (Infrastrutture).
Al centro del dibattito sempre il ruolo delle Province all’interno del Governo nazionale, tra riforme e sviluppi futuri. Il tutto con un occhio vigile sulle opportunità e risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Abbiamo una sfida straordinaria per il Paese che si chiama Pnrr – ha affermato Zangrillo, intervenendo all’assemblea – questa sfida passa soprattutto attraverso la disponibilità da parte degli enti territoriali di competenze e risorse adeguate. La Pubblica amministrazione deve essere capace di muoversi in modo veloce, rapido e soprattutto rispondere alle attese degli utenti che sono cittadini e imprese”.
Ma a che punto siamo con il Pnrr? Fitto ha tracciato un bilancio.
“Siamo fiduciosi e puntiamo ad ottenere il pagamento della quarta rata entro il 31 dicembre. Il pagamento della terza rata ha comportato una percentuale pari al 44% delle risorse complessive incassate, con il pagamento della quarta supereremo il 50%. Questo dà un’idea del livello di avanzamento del piano”.
E sui piani urbani integrati per le periferie Fitto ha continuato: “nonostante dei dati che lasciano intendere criticità enormi e importanti, c’è l’insistenza per lasciare l’intervento all’interno del Pnrr”, ha aggiunto, tornando sulla proposta emersa alla cabina di regia per la quale in caso di sanzioni, comuni e altri enti attuatori contribuiranno al pagamento e finanzieranno gli interventi non ammessi al piano.
A chiudere i lavori dell’assemblea è stato Salvini, che ha espresso la sua volontà di “tornare a eleggere direttamente i presidenti delle Province con piene funzioni, già dalla primavera 2024“.
“La commissione del Senato – ha detto – dovrebbe finire entro la settimana prossima l’esame degli emendamenti alla nuova legge. Emendamenti che sono stati depositati a luglio. L’iter sarà dunque portato avanti”.
“Occorre ridare alle Province – ha concluso – la ‘P’ maiuscola e le piene competenze su alcuni temi come la manutenzione stradale e le scuole”.
- Beatrice Tomassi