CHIETI- La bozza di regolamento per l’uso del rinato spazio cittadino approderà nei prossimi giorni nelle commissioni di competenza per poi arrivare all’approvazione in consiglio comunale.
“Si tratta di una bozza – spiega l’assessore Stefano Rispoli – Abbiamo voluto segnare l’avvio del confronto in sede di Commissioni consiliari per arrivare spediti a un’approvazione che accolga proposte e migliorie. Il cammino del regolamento si definirà grazie all’apporto che daranno i consiglieri”.
Le idee sono già molto chiare: non torneranno le auto, non ci sarà street food con cottura di cibi, né manifestazioni motoristiche o con falò, ancoraggi, arredi e presenze arboree o vernici e colori che potrebbero pregiudicare i materiali e il ripristino dello stato dei luoghi. Tutto il resto, però, per l’amministrazione è possibile: “Tant’è – aggiunge Rispoli- che abbiamo voluto una piazza progettata per i grandi eventi, che torni ad accogliere, ma sia rispettata perché patrimonio comune”.
Il rendering della piazza , un luogo d’incontro di cui tutti dovranno avere cura
A breve arriveranno tre sedute in legno che saranno sistemate nella zona antistante il tribunale e completeranno l’arredo, che prevede già una seduta di 27 metri lungo la fiancata della cattedrale. “Questo spazio è un segnale forte alla città perché torni a incontrarsi qui come sta già accadendo in questi giorni – aggiunge il sindaco Diego Ferrara – un luogo per socializzare e vivere manifestazioni culturali, eventi, appuntamenti anche fieristici ma di qualità, spettacoli a cura delle nostre istituzioni e associazioni che sono tante e ricche di idee e iniziative”. Una volta arrivate le panchine: verrà apposta una targa in memoria di Fabio Bianchi, lo studente diciassettenne che morì schiacciato fra due autobus nel 1993.
Fabio Bianchi, lo studente che ha perso la vita in piazza San Giustino sarà apposta una targa in sua memoria su una panchina
Il vicesindaco Paolo De Cesare precisa che i lampioni verranno recuperati e dislocati in altre zone della città e si valorizzerà anche tutto ciò che è stato rinvenuto nel sottosuolo, negli spazi del grottino sotto Palazzo d’Achille, dove saranno riallocati tutti i reperti per narrare il percorso della piazza nella storia e dare a cittadinanza e ai turisti tutte le informazioni. Un ruolo attivo dovrà averlo anche la città nel prendersi cura della piazza precisano gli assessori Chiara Zappalorto e Manuel Pantalone: “Non abbiamo un salotto buono da tenere chiuso, come accadeva una volta, ma uno spazio bello, grande e accogliente che deve essere un biglietto da visita efficace e solare della nostra comunità”.
Daniela Cesarii