E’ da pazzi (oltre che vietato) volare sulla testa delle persone.
Legge 247/2019, codice della navigazione, ATM 09/A e regolamento uas europeo. Un documento che fa riferimento alla normativa di riferimento per l’implementazione delle così dette “aree geografiche” previste dal Regolamento di Esecuzione (UE) 947/2019 relativo a norme e procedure per l’esercizio degli aeromobili senza equipaggio (droni). In parole povere le regole che bisogna rispettare per far alzare un drone.
Ieri sera in piazza a Lanciano, nel corso nel concerto di Fausto Leali, un drone ha sfiorato per tutto il tempo della performance del cantate, la testa degli spettatori e dell’artista stesso.
L’enac rilascia il permesso solo dopo aver controllato decine e decine di carte abilitazioni, assicurazioni patenti piani di sicurezza. Bisogna avere autorizzazioni portare patenti, assicurazioni, piani di sicurezza, pagare tasse su tasse per avere l’esclusiva, insomma una procedura complicatissima che comunque non permette di volare sulla testa delle persone.
In molte zone della città il volo di droni è vietato, una di queste è proprio la piazza, poichè, da mappe aeronautiche risulta zona rossa per via della presenza del l’elisuperfice di un imprenditore e la pista del l’elisoccorso del Renzetti.
Oggi i droni sono equiparati ad aeromobili pertanto rispondono ad una regolamentazione molto particolare.
E’ necessario essere provvisti di patente, relativa abilitazione, assicurazione idonea iscrizione a uno speciale registro e per Lanciano, nello specifico, è obbligatorio chiedere all’ente gestore la possibilità di volare presentando un apposito piano di sicurezza (comprendente area di Buffer), pagando una tassa, e mettendo a disposizione infinito materiale all’ autorità competente.
L’unico che ha tutti questi requisiti ieri sera era a casa.
1 commento
La fionda 😉