CHIETI – Nuovo sopralluogo dell’Agenzia regionale di Protezione civile sui luoghi interessati dal dissesto idrogeologico. Per motivi di sicurezza, lungo viale Gran Sasso sono stati chiusi due edifici scolastici e una palazzina è stata evacuata.
Con il sindaco Diego Ferrara, l’assessore ai lavori pubblici Stefano Rispoli e il funzionario comunale responsabile Tommaso Colella, il direttore dell’Agenzia di protezione Civile della Regione, Mauro Casinghini, i funzionari del Dipartimento nazionale di Protezione civile che stanno seguendo la procedura della richiesta dello Stato di emergenza e l’ingegner Giovanni Masciarelli, già funzionario del Genio civile che collabora con il Comune sul tema, nonché il professor Nicola Sciarra dell’Università d’Annunzio che lavora anch’essa in sinergia con il Comune.
In merito al dissesto idrogeologico, nella giornata di ieri la Giunta ha approvato la delibera con la proposta di perimetrazione delle aree pericolose e a rischio non incluse nel Piano di assetto idrogeologico inerente il versante nord della collina.
La documentazione sarà fornita all’Autorità di bacino della Regione per l’ avvio della procedura di modifica e variante al PAI.
“Sono sotto stretto monitoraggio e controllo i luoghi interessati dai provvedimenti di sgombero di condomini e scuole e le procedure per intervenire sulla messa in sicurezza del territorio interessato e sistemare le classi in altre sedi – riferisce il sindaco Diego Ferrara – Prosegue l’iter della richiesta per lo stato di emergenza da noi chiesto e sollecitato alla Regione, perché chieda al Governo di procedere con il riconoscimento. Abbiamo necessità e urgenza di intervenire.
Essendo in dissesto, il Comune non ha risorse per poterlo fare da solo, per questo ci siamo rivolti al Governo, attraverso il Dipartimento di Protezione civile nazionale e per questo ci rivolgiamo alla Regione.
Oltre che sostegni a chi ha dovuto lasciare la propria abitazione, servono fondi per sistemare le scuole che abbiamo dovuto sgomberare. Fondi che la Regione può riconoscerci, ma che devono al più presto essere messi in bilancio, perché possiamo utilizzarle per fare gli adeguamenti necessari ai locali che dovranno ospitare le classi che si sono ritrovate senza sede”.
Sul fronte del monitoraggio del territorio, oltre agli atti di tutela della pubblica incolumità, la Giunta ha approvato lo schema di accordo di collaborazione per la costituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare sul rischio idrogeologico del territorio, già operativo, per favorire lo svolgimento di tutte le attività necessarie alla gestione e al superamento dell’emergenza.
Un lavoro fatto in sinergia con la presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione Civile che da tempo aveva sollecitato la perimetrazione delle aree abitative coinvolte dal fenomeno franoso e che il comune ha sbloccato, affidando un incarico professionale al geologo Mattia Ippolito, per l’elaborazione della proposta di perimetrazione delle aree che sta alla base dell’atto.
Attraverso tale aggiornamento, il Comune avrà non solo un quadro della situazione idrogeologica dell’intero perimetro, ma anche la possibilità di accedere a ulteriori linee di finanziamento regionali e nazionali, che consentiranno di mettere in campo anche azioni aggiuntive di prevenzione e messa in sicurezza.
- Daniela Cesarii