La parola ai tifosi dell’Anxa Rebel
La questione calcio è sicuramente centrale per una piazza storica e passionale come quella di Lanciano, a patto che non divenga un’ossessione per gli attori coinvolti sul campo delle polemiche.
Il dilemma è sotto l’attenzione del grande pubblico e rischia di implodere lentamente se non risolto, quantomeno dal punto di vista della legittimità, tema datato giacché superato anche nei club blasonati della Serie A.
Ebbene, tra l’infinito flusso di rumors e malelingue, senza tralasciare un pizzico di esasperazione a fasi alterne, una domanda sembra ripresentarsi ciclicamente per tutti i lancianesi: quale squadra tifare a Lanciano?
La situazione è ben chiara da settimane e vede la compresenza di tre realtà “principali”, benché strutturalmente e ideologicamente differenti, sotto il medesimo vessillo, ossia Athletic Lanciano, Lanciano 1920 e Miglianico Lanciano FC. Il rossonero assume tonalità e significati differenti a seconda della società presa in esame, ma permane una verità incontrovertibile quando si parla di pallone: il Calcio appartiene alla gente e si nutre dei valori quali tradizione, cultura, storia, rapporti umani di un certo ambiente sociale.
Nulla può essere imposto, tutto deve necessariamente passare attraverso la condivisione del popolo. Abbiamo chiesto al collettivo organizzato Anxa Rebel un confronto sulle tematiche più importanti del momento, con l’obiettivo di far emergere un pensiero comune dentro le frangia riconosciuta del tifo.
Tifare è una questione di cuore, ma anche di enorme responsabilità. Storie, persone e radici che costituiscono il patrimonio della cultura sportiva rossonera, cos’è per voi il Lanciano?
È la nostra squadra del cuore, che seguiamo con passione, dedizione e sacrifici. Siamo un gruppo della Curva Sud Ezio Angelucci e per noi tifare il Lanciano vuol dire innanzitutto divertirci, tenendo sempre al centro il rispetto tra di noi e verso il prossimo. Attorno al Lanciano, puntiamo ad aggregare persone che si riconoscano nei colori rossoneri ma anche in altro, ovvero nel rifiuto della violenza nello sport e nella solidarietà tra esseri umani. Tutto ciò è racchiuso nel nostro nome, l’amore per il Lanciano e il desiderio di ribellarci alle ingiustizie.
Le vicende legate al Lanciano 1920 e attorno al movimento sportivo frentano hanno destato non poche perplessità tra i tifosi. Tra dubbi e problemi, quali sono le maggiori criticità in merito alla gestione del calcio lancianese?
Per quanto ci riguarda il Lanciano 1920 di Lanciano ha solo il nome. Abbiamo fatto una raccolta firme per non farli rientrare in città, in quanto il Presidente ha più volte sottolineato che si tratta di un suo “giocattolo personale”. Oltre a ciò, ha ricordato in ogni intervista che non gli interessa minimamente avere un rapporto con i tifosi e la città. Perciò perché continuare a parlarne come una squadra di Lanciano? Da parte di tutti i tifosi c’è, e ci continuerà ad essere, solo indifferenza per quella squadra.
Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a sostenere e riconoscere l’Athletic Lanciano?
Abbiamo deciso di tifare l’Athletic Lanciano perché è l’unica vera squadra di questa città. Offre la possibilità ai ragazzi frentani di giocare a calcio, si allena al Campo Di Meco nel quartiere Santa Rita, ha un filo diretto con la Virtus Anxanum che è il settore giovanile con più tesserati della provincia, è una comunità sportiva fatta di famiglie lancianesi e la dirigenza e gli imprenditori sono di Lanciano. A questa squadra mancava solo una cosa: i tifosi. Adesso che abbiamo deciso di iniziare a sostenerli si è già messo in moto un processo che punta a portare la società su più alti livelli. Siamo tutti felici di ciò e il rapporto umano, di contatto e vicinanza che si sta instaurando già tra noi, i giocatori e i dirigenti ci carica di ottimismo per il prossimo campionato e quelli a venire.
Avere la possibilità di dialogare con migliaia di tifosi è la premessa di base: senza passione non può esserci sport, giacché il calcio appartiene alla gente e in questo senso il Lanciano appartiene ai lancianesi. Cosa ne pensate della nuova società Miglianico Lanciano FC?
Non ci piace una squadra che è praticamente la squadra di un’altra città: ha solo aggiunto Lanciano al suo nome e fatto richiesta di giocare al Guido Biondi. Se questo fosse un modello valido, si potrebbero avere a Lanciano decine di squadre che in realtà sono squadre di altri paesi. Magari qualche tifoso deciderà anche di seguire questa nuova società, ma per quanto ci riguarda questa nuova squadra è più il frutto di un capriccio che l’espressione del calcio lancianese. Come potremmo mai tifare una squadra che si chiama Miglianico, si allena lì e ha pure il settore giovanile in quella città?
La stagione sportiva è alle porte e tutte le squadre sono in piena preparazione verso traguardi ambiziosi, ma nel frattempo resiste il dubbio su quale dei tanti rossoneri indossare ogni domenica. Palla al centro.
- Dennis Spinelli