SAN SALVO- Approvato all’unanimità il bilancio 2022 di Adrilog, la cooperativa benefit specializzata nella logistica integrata. Il documento finanziario della società evidenzia una gestione sana, sostenibile e tendente costantemente alla crescita anche a livello nazionale.
Sabato 17 giugno a San Salvo si è svolta l’assemblea generale ordinaria, a cui hanno partecipato i delegati provenienti da tutta la penisola. Il rendiconto fa registrare un trend positivo. Li ha illustrati all’assemblea il presidente della cooperativa, Luca Mazzali.
Adrilog nel 2022 ha fatturato 74,7 milioni di euro, con una crescita del 45% nell’ultimo mandato 2019- 2022. La cooperativa conta mille e 138 lavoratori, di cui 781 soci, e riesce a gestire oltre 20 appalti in tutta Italia, dalla Lombardia alla Puglia. Il parco automezzi consta di 105 unità, cui vanno aggiunti mediamente 180 veicoli terzi utilizzati giornalmente.
Nella movimentazione interna ai magazzini, estesi complessivamente più di 300 mila metri quadri, sono impegnati oltre 600 mezzi. Nel 2022 la struttura societaria di Adrilog è cambiata: si è trasformata in cooperativa benefit. Nell’assemblea è stato, inoltre, presentato e approvato dai delegati il nuovo CdA. Ne fanno parte Luca Mazzali (presidente), Giuseppe Falcucci (vicepresidente), Marco Gasbarro, Fabrizio Greco, Fabiola Baranello, Giorgio Acquarola, Enrico Calabrese, Ilenia Pascucci e Guido Caselli.
“Dai numeri traspare una crescita sana e sostenibile- dichiara il presidente, Luca Mazzali- Per l’ennesimo anno, Adrilog continua a crescere in termini di fatturato ma, cosa più importante, continua a patrimonializzarsi, quindi aumenta la propria capacità di investimento, di crescita e aumenta il proprio patrimonio netto”.
“Abbiamo visto dai risultati che il trasporto per Adrilog è diventato la parte più importante del bilancio, di cui rappresenta il 54%- dice Giuseppe Falcucci, vicepresidente di Adrilog- Nel 2022 abbiamo assistito a una vera a propria tempesta perfetta nel settore trasporti. Nessuno di noi si aspettava di dover fare i conti con un’impennata dei costi energetici che, nel caso del trasporto, riguarda il carburante, ma non solo: anche tutti gli aspetti legati alla garanzia degli autisti e ai loro stipendi, alla indisponibilità di mezzi di trasporto, ai tempi di consegna, all’aumento dei costi delle manutenzioni. L’obiettivo per il 2023 è cercare di migliorarci e aumentare le performance per portare una redditività migliore nel prossimo bilancio”.
- Daniela Cesarii