Il 13 giugno, la Chiesa celebra la memoria di sant’Antonio di Padova, uno dei santi più amati nel mondo. Fine teologo francescano, è noto per i suoi miracoli ma soprattutto per la sua vicinanza alla gente semplice.
Antonio è un santo molto amato e conosciuto, patrono non solo della città di Padova, che custodisce le sue spoglie mortali, ma anche di molte altre città e Paesi sparsi in tutto il mondo, come Brasile e Portogallo – è nato a Lisbona nel 1195 – nonché della Custodia di Terra Santa.
I fedeli imparano a onorarlo fin dall’infanzia, quando i nonni o i genitori regalano piccoli panini profumati e raccontano i suoi miracoli straordinari: la mula che si inginocchia di fronte al Santissimo convertendo un uomo che non credeva nell’Eucaristia, i pesci palpitanti sul pelo dell’acqua intenti ad ascoltare le sue parole, il Bambino Gesù che appare ad Antonio in tutta la sua luce… I suoi miracoli sono così tanti da destare meraviglia: “Troppa grazia sant’Antonio!” si usa dire.
Eppure il suo esempio dimostra che la fede non scaturisce dal miracolo, se mai è il contrario: è la fede che lo genera, è il segno della partecipazione di Dio alla nostra vita, che non manca di mostrarci nel mondo il preludio di ciò che sarà eterno, immenso, straordinario.
La prossima Giornata mondiale della gioventù si svolgerà dal 1° al 6 agosto 2023. E se per tutti i giovani italiani rappresenterà – dopo sette anni – la prima Gmg in terra europea, per i ragazzi di Lanciano e della parroccgia di San’Anytonio, in particolare, questo evento “attorno” al papa non potrà che ricordare la figura di sant’Antonio, che proprio 800 anni fa, lasciava il Portogallo per seguire la sua vocazione francescana in Italia.