Al di là della relazione tecnico-contabile sul bilancio consuntivo 2022, che certifica come i conti pubblici del nostro Comune erano in salute quando c’eravamo noi e lo sono tutt’ora, mi aspettavo una relazione politica su quello che ogni assessore è riuscito o non è riuscito a fare. Invece niente. Per l’ennesima volta la giunta è rimasta in silenzio e neanche i consiglieri di maggioranza hanno avuto il coraggio di aprire bocca. Questo è sintomatico del fatto che, al di là di numeri e conti in ordine, poco o nulla è stato fatto nel primo anno di amministrazione Paolini.
Le opere in itinere sono quelle lasciate dalla precedente amministrazione e i progetti finanziati del Pnrr sono, per la maggior parte, quelli ottenuti sempre da noi. Anche del “famoso” pool di esperti sbandierato in campagna elettorale, che avrebbe dovuto verificare non so cosa nei bilanci dell’amministrazione Pupillo, non c’è traccia. Imbarazzante la risposta del sindaco Filippo Paolini, l’unico a prendere parola: “Una cosa è la campagna elettorale e un’altra è stare seduti qui dentro”.
E ad ogni buon conto, quel che di buono è stato raggiunto in questo consuntivo non è tutto farina del sacco di questa amministrazione. Se, ad esempio, il disavanzo è stato ridotto da 2,5 a 1,9 milioni di euro, è perché molti dei contenziosi avviati dalla precedente amministrazione hanno visto dare ragione al Comune, e questo ha permesso di impegnare quasi mezzo milione in meno nel Fondo rischi e oneri.
È farina del loro sacco, invece, sia l’aumento delle indennità di sindaco e giunta sia la stangata della Tari. E se la cassa è salita da 5,7 a 8,3 milioni di euro, è solo perché la liquidità in più dipende dai finanziamenti del Pnrr. Né ci si può vantare che ci sia stata una contrazione dei mutui, poiché questo significa aver rinunciato ad investire per la città.
Per fare qualche esempio: hanno rinunciato a finanziare il fondo rotativo che avrebbe permesso di realizzare la progettualità su un tema scottante ed importante, ovvero il dissesto idrogeologico e idraulico del centro città; ad investire sulla sicurezza urbana, dove c’era un capitolo di 200mila euro; rinunciato ad investire sul secondo lotto per la bonifica dell’ex discarica di Serre. Non hanno programmato nemmeno il mutuo per finanziare il progetto di demolizione di uno dei due nidi comunali. Registriamo ancora una volta mancanza di volontà e di programmazione da parte di questa giunta che, come al solito, ha preferito restare immobile.