La denuncia dell’ex assessore al sociale Dora Anna Bendotti “A Lanciano oltre a poche politiche di prevenzione sociale dunque,anche lo sport diventa elitario”.
“È assolutamente grave che a Lanciano non esista alcuna progettualità mirata ai giovani,se non interventi “spot” legati a progettualità a tempo e con scopi spesso propagandistici”
Sono parole dell’ex assessore, per due mandati dell’era Pupillo, Dora Anna Bendotti che denuncia la drammatica situazione in cui versa in città lo sport come veicolo di benessere e inclusione sociale.

In questo momento di transizione, dice la Bendotti, culturale e valoriale dove le amministrazioni comunali dovrebbero utilizzare strategie politiche e di programmazione coraggiose e decisive soprattutto in campo sociale e sportivo, la Giunta Paolini attraverso l’assessorato allo sport, decide semplicemente di aumentare il tariffario degli impianti sportivi presenti sul territorio comunale e,a pagarne maggiormente le spese, sono le società di atletica leggera.
“Sicuramente- continua- l’atletica leggera non è “lo sport” nazionale e probabilmente è uno sport che non fa “particolarmente rumore”, ma lo sport come tale è veicolo di inclusione, divertimento e soprattutto è un mezzo ,uno strumento fondamentale e potentemente strategico per prevenire disagi e devianza.
L’atletica leggera è comunque considerato dall’alba dei tempi lo sport per antonomasia e i bambini, gli atleti corrono,saltano, da sempre, da tempo immemore e correre o saltare certamente non ha costi.
Eppure a Lanciano, nel campo d’atletica “ S. Orecchioni” conviene allenarsi solo alla luce del giorno,allenarsi al costo di trenta euro all’ora poiché con l’impianto di illuminazione acceso(magari di sera) la tariffa aumenta del doppio.
È certo che se lo si pratica in una struttura comunale e in maniera agonistica un valore vada assegnato, ma è dovere di un’amministrazione offrire di contro servizi adeguati ed equilibrati all’eventuale aumento di tariffe e cercare quanto meno di operare scelte veicolate verso l’aggregazione e l’inclusione di tutti.Tutti,nessuno escluso.
La pista d’atletica della nostra città è ridotta ai minimi termini: non è presente nessun intervento di manutenzione e /o miglioramento tecnico, migliorie di nessun genere e ciò ci fa pensare che l’assessore allo sport e il sindaco o frequentano solo altre strutture, o hanno ragionato esclusivamente in modo opportunistico su tali interventi , a quanto pare,alquanto inesistenti.
Investire sullo sport, sulla cultura e sulle politiche sociali significa investire sul futuro della città e sul benessere dei propri cittadini ed evitare situazioni di disagio e devianza offrendo al contrario, opportunità e svaghi positivi.
Per questo motivo non condivido assolutamente le scelte prioritarie di questa amministrazione.
Qui a Lanciano non esistono politiche a misura di giovani, non esistono tariffe per gli impianti sportivi adeguate all’inclusione e alla parità di diritti, non esistono iniziative concrete atte a prevenire il disagio e l’abbandono,non esistono scelte coraggiose che mettano al primo posto le categorie piu fragili ; esistono però aumenti economici sotto ogni punto di vista, al contrario di quanto acclamato e decantato durante la campagna elettorale o nei vari momenti pubblici dell’attuale amministrazione. Solo chiacchiere e aumenti, scelte elitarie a discapito della comunità”.
Parole di certo coraggiose e dure che rispecchiano una situazione che è sotto gli occhi di tutti. Senza luoghi di aggregazioni “sani”, come sono gli ambienti sportivi, a misura delle famiglie che non possono permettersi un retta sportiva, molti ragazzi sono costretti a trascorrere il tempo nel nulla di una città che ai giovani ha sempre meno da offrire.