I lucchetti dell’amore, sono per molti un simbolo romantico per eccellenza. Si dice che se una coppia mette un lucchetto con i suoi nomi sul ponte e getta la chiave nel fiume, nulla potrà mai più sciogliere quell’amore.
L’abitudine di mettere lucchetti d’amore in varie città del mondo è nata nell’anno 2000. E’ attribuita al romanzo intitolato “Tre metri sopra il cielo” dello scrittore Federico Moccia, in cui i protagonisti della storia mettono un lucchetto sul Ponte Milvio a Roma. La tradizione si espanse rapidamente fino Parigi, considerata la città romantica per eccellenza.
Mentre ci sono lucchetti in diversi posti a Parigi, è principalmente sul Pont des Arts che cominciò ad ammassarsi la maggiore concentrazione di lucchetti, essendo considerato, forse per la sua vista, il ponte più romantico della città. Nel 2014 il comune di Parigi li rimosse completamente mettendo lastre di vetro alle balaustre per evitare che la gente ne mettesse di nuovi. Il ponte infatti stava letteralmente “crollando” a causa del loro peso.
Da qualche anno decine di lucchetti, di diverse grandezze, stanno spuntando non su ponte che sovrasta un fiume ma sulla balaustra della balocona che affaccia sul Golfo di Venere a Fossacesia alla spalle dell’Abbazia di San Giovanni in Venere. Un luogo incamtevole a picco sul mare Adriatico e con sullo sfondo la costa dei Trabocchi.
Una Abbazia poderosa e solitaria domina il golfo di Venere il cui culto risale al IV secolo a.C., prima di divenire un luogo cristiano dedicato alla Madonna.
Leggende raccontano che, sotto i ruderi che sono tra gli ulivi sottostanti il promontorio, o forse sotto la cripta, in un pozzo, ci fosse una miracolosa sorgente d’acqua dove le donne erano solite lavarsi mani e capelli, come auspicio di fertilità. In particolare, le donne erano solite chiedere soluzioni ai propri dubbi, e bagnarsi il giorno di San Giovanni, 24 giugno, per purificarsi con il “battesimo del sole”.
Un luogo di sicuro suggestivo dove scambiarsi una promessa d’amore avrà di sicuro il suo successo.