ORTONA- Il fatto è avvenuto domenica pomeriggio in un appartamento posto al piano terra del palazzo al numero 43 di via Tripoli.
Un uomo di 70 anni, Roberto Tatasciore, ha ucciso il fratello Antonio di 5 anni più grande, disabile, e poi si è tolto la vita. Roberto avrebbe soffocato il fratello Antonio con un cuscino. L’uomo era paralizzato a letto ed era in attesa di essere ricoverato in una struttura.
Dopo aver compiuto l’omicidio, Roberto si è poi tolta la vita impiccandosi. I fatti sarebbero successi intorno al primo pomeriggio ma la scoperta sarebbe avvenuta intorno alle 18.20 quando il fratello si è recato in visita dai congiunti. La visita pomeridiana, come da consuetudine.
Sembra che nell’ultimo periodo Tommaso, che è il fratello maggiore dei tre, si recasse quotidianamente a casa per provvedere alle loro necessità. Contributiva alla cura dell’uomo allettato da un po’ di tempo e faceva loro anche la spesa.
Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Ortona con il reparto scientifica che ha eseguito i rilievi per tutta la serata. Subito sul posto anche un’equipe del 118 che però non ha potuto far altro che accertare il loro decesso.
I due fratelli sono stati portati in serata all’obitorio dell’ospedale di Chieti dove sarà eseguito loro l’esame autoptico per disposizione del magistrato. L’appartamento è stato posto sotto sequestro dalle autorità giudiziarie.
I due uomini era pensionati, ma in passato Roberto aveva lavorato alla Samputensili una ditta specializzata nel settore meccanico che aveva negli anni scorsi una sede poco fuori città, mentre Antonio era impiegato come usciere all’Ufficio territoriale per l’agricoltura a Lanciano.
Saranno ora le indagini degli inquirenti a chiarire meglio le dinamiche di una tragedia frutto probabilmente del peso del dolore e dell’accudimento.
Daniela Cesarii