L’opposizione in consiglio comunale a Lanciano attacca: “decine di micro-contributi elettorali elargiti in modo clientelare, senza alcun imbarazzo o vergogna”
“Nei giorni scorsi, in conferenza stampa, rappresentanti istituzionali dell’attuale destra lancianese ex moderati ed ora disinibiti nell’utilizzo dei termini, hanno definito “una banda” i rappresentanti dell’attuale minoranza con riferimento alle precedenti responsabilità amministrative: mentre parlavano di “banda pupillo” annunciavano, a pioggia, decine di micro-contributi elettorali elargiti in modo clientelare, senza alcun imbarazzo o vergogna“.
I consiglieri di opposizione: Aruffo Rita, Bendotti Dora, Caporale Davide ,Cotellessa Piero, Furia Sergio Galati Lorenzo, Marongiu Leo , Miscia Marusca e Verna Giacinto, dopo l’ annuncio dei tanti soldi che arriverranno a Lanciano nei prossimi mesi per effetto di quella che in gergo è definita la “mancetta ” di fine anno, tuonano contro la giunta Paolini e senza mezzi termini parlano di modo di fare clientelare che avrebbe un solo scopo: raccimolare preferenze in termini di voti alle prossime elezioni regionali che si terranno ad aprile 2023.
“Altro che banda, si legge nella nota stampa, qui si sta costruendo un nuovo sistema Paolini, sostenuto dalla Lega, che viene fuori da un uso fin troppo disinvolto di denaro pubblico grazie all’ultimo bilancio di Marsilio di fine anno, a beneficio di associazioni di riferimento di consiglieri comunali, notabili ed elettori da ricompensare, senza alcun senso del pudore”.
Si parla un vero e proprio “utilizzo spregiudicato del potere con decine di destinatari, senza alcuna progettualità dietro e senza alcun criterio che configura un latente tentativo di scambio politico, utilizzando anche l’alibi del Covid che vale per assegnare contributi a destinatari anche fin troppo vicini e senza pubblica utilità e non vale per tenere aperto il centro vaccinale a Lanciano che manca da 15 mesi.
“Non tutto cio’ che è lecito è opportuno”, recitavano, anni fa, amministratori dell’attuale Giunta Paolini.
Attenderanno vicinanza e sostegno, in vano, decine di associazioni culturali, sportive e di contrada che non beneficeranno di questo sistema così spudorato.
Dall’ultimo vero bilancio regionale di Marsilio e dall’Amministrazione Paolini ci saremmo aspettati non un atteggiamento raccogliticcio ma risposte forti su dissesto idrogeologico, Torri Montanare, Parco Diocleziano, ex tracciato ferroviario o investimenti per rendere ancora più funzionale Villa delle Rose che sarà al centro di nuovi eventi dal grande richiamo commerciale e turistico, ossia tutte risposte per accompagnare le risorse proprie del bilancio comunale.
Allo smemorato Sindaco di Lanciano, incalza l’opposizione unita come mai in precedenza, ricordiamo che il centrosinistra regionale con il Masterplan e non con il libro mastro del contributo sbandierato spudoratamente dal centrodestra diede risposte collettive su grandi questioni: dissesto contrada Santa Giusta, Via del mare, distinti stadio Biondi, villa delle rose-parco eventi, porta San Biagio, autostazione di piazza Memmo che deve essere terminata, fino al più grande investimento in milioni di euro fatto per iniziare la sistemazione delle disastrate strade provinciali e sulle quali non si è avuta nessuna risposta dalla regione di Marsilio”.