Per il Pm non avrebbe attivato tempestivamente la macchina dei soccorsi
“Omissioni sistemiche”, ritardi, sale operative aperte solo sulla carta. Il “fallimento” di un intero sistema. È così che, secondo la procura di Pescara, l’hotel Rigopiano di Farindola “era divenuto una trappola”.
Per la tragedia di Rigopiano la Procura di Pescara ha chiesto la condanna dell’ex prefetto di Pescara a 12 anni, per l’ex presidente della Provincia Antonio Di Marco a 6 anni e 11 anni e 4 mesi per il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta. Condanna a 11 anni e 4 mesi chiesta anche per il tecnico comunale Enrico Colangeli, a 10 anni per i dirigenti della Provincia Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio, a 9 anni per i dirigenti della Prefettura Ida De Cesaris e 8 anni per Leonardo Bianco.
Dopo l’udienza di ieri, in aula il pm Andrea Papalia si è soffermato sulla questione riguardante il ruolo nella drammatica vicenda della Regione Abruzzo e della Prefettura di Pescara. Nel pomeriggio è previsto poi l’intervento del Procuratore della Repubblica Giuseppe Bellelli che si soffermerà sui presunti depistaggi della Prefettura. Domani sarà poi la volta delle parti civili. Presenti questa mattina nell’aula 1 di Palazzo di Giustizia i parenti delle 29 vittime della tragedia accaduta il 18 gennaio del 2017.