Il tribunale civile dell’Aquila del terremoto del 6 aprile 2009 dice che si è verificato un “concorso di colpa”. I ragazzi, fra i quali la lancianese Ilaria Rambaldi, non dovevano stare in casa a dormire a quell’ora.
La sentenza firmata dal giudice Monica Croci in comprensione monocratica dice che «è fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile. Concorso che può stimarsi nel 30 per cento».
La sentenza si riferisce alla palazzina di 6 piani di via Campo di Fossa distrutta completamente dal sisma. L’aspetto penale era stato archiviato perché i presunti responsabili erano deceduti nel corso degli anni. Ora arriva il tribunale civile. Con una sentenza che farà discutere.
In quei giorni all’Aquila si era riunita una commissione rischi che aveva rassicurato tutti. Le vittime si erano sentite al sicuro.