Vengono dall’Afghanistan, dalla Cina e dal Venezuela i tre figuranti principali del corteo della Bolla del Perdono che si svolgerà all’Aquila martedì 23 agosto.
È uno dei momenti più significativi dell’intera Perdonanza Celestiniana e che per la prima volta non si snoderà tra le strade del centro cittadino il 28 agosto, come, invece, di solito accade.
Infatti, la presenza di Papa Francesco il 28 agosto, in visita pastorale all’Aquila per l’apertura della Porta Santa e l’Angelus in mondovisione, ha reso necessaria la variazione della data del corteo, che ritornacomunque nella sua versione originaria, dopo che, per due anni, si è svolto in forma statica lungo viale di Collemaggio per via delle norme di contenimento della pandemia.
Si parte, dunque, dalla sede comunale di Palazzo Fibbioni, per attraversare corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo, corso Federico II, viale Crispi, viale Collemaggio e raggiungere, infine, la Basilica.
Scopriamo ora i nomi dei tre figuranti.
Kawsar Abulfazil, 27 anni, rifugiata afgana, arrivata in città il mese scorso grazie ai corridoi umanitari e ospitata dal Comune dell’Aquila in collaborazione con la casa del volontariato, sarà la Dama della Bolla, ossia colei che porterà l’astuccio nel quale, per secoli, è stata custodita la Bolla celestiniana. Kawsar è stata program analyst per l’UNWomen, l’organo delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne.
Il Giovin Signore, ossia colui che porterà il ramo d’ulivo, sulla cui testa è incastonato il sigillo civico dell’Aquila che viene utilizzato per percuotere 3 volte la Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio per l’apertura della stessa, sarà Shihong Fu, 26 anni, cinese, fisico, ricercatore presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Aquila.
Infine, Adriana Carolina Pinate, 39 anni, venezuelana, urbanista, ricercatrice in Economia applicata presso il Gran Sasso Science Institute dell’Aquila, impersonerà la Dama della Croce, colei che nel corteo reca su un cuscino il gioiello che l’artista aquilana Laura Caliendo realizza ogni anno, da 22 anni, in occasione della Perdonanza, quale omaggio alla Chiesa.
E dunque appare chiaro come il tema scelto quest’anno sia quello della solidarietà, dell’accoglienza.
“In ossequio alle sue radici che l’hanno vista crocevia di culture diverse e nel rispetto del messaggio di riconciliazione universale lanciato da Papa Celestino V – ha affermato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – la città ha saputo ricostruire e valorizzare la sua identità accogliente, rafforzata ed esaltata quest’anno dall’arrivo di Papa Francesco. Nell’attesa, mentre alle porte dell’Europa si consumano le tragedie della guerra, L’Aquila esprime un modello di solidarietà e armonica convivenza, confermando la sua capacità di ospitare e sostenere, una città aperta al mondo, meta ideale per vivere esperienze di lavoro, di studio e ricerca, luogo di residenza stabile e di rifugio. Per queste ragioni, la scelta dei tre protagonisti del corteo di questa 728esima edizione è stata immediata e di alto significato”.
“E’ il segno di una città che sa restituire solidarietà, dopo averne ricevuta tanta – ha proseguito Biondi – come testimoniano le azioni messe in campo per sostenere i profughi ucraini e afgani. Una città, L’Aquila, che è in grado di offrire delle opportunità, con iniziative concrete che rappresentano una sorta di riscatto rispetto a quanto abbiamo vissuto a partire dal sisma del 2009”.
L’internazionalità e il vissuto dei tre protagonisti del corteo della Bolla di quest’anno riflettono più che mai lo spirito di pace, solidarietà, perdono, e accoglienza che contraddistinguono la Perdonanza Celestiniana e L’Aquila stessa.
Beatrice Tomassi