C’era una volta la Virtus Lanciano… ma questa è un’altra storia, poiché la narrativa contemporanea contempla solo il presente e questo presente porta il nome del Miglianico Lanciano, molto presto semplicemente Lanciano Football Club. Una stagione lunga, difficile, a tratti in caduta libera benché, come in ogni fiaba calcistica, arriva comunque il lieto fine per tutti.
I rossoneri sotto la saggia e resiliente regia di mister Roberto Contini, condottiero pro tempore dell’impresa, hanno raggiunto il massimo obiettivo: con due giornate di anticipo, nel match esterno contro il Villa 2015, il Lanciano FC si è laureato campione del girone C di Promozione conquistando così il salto di categoria, direzione Eccellenza.
Mission centrata in pieno da team dirigenziale e squadra, prima sotto la turbolenza Palombaro, oggi sotto il cielo luminoso del patron Pompa e soci, i quali hanno ristabilito la rotta in corso d’opera nonostante le manifeste inadempienze e i mugugni, anche abbastanza rumorosi, della piazza frentana e oltre. Addii, dichiarazioni, polemiche, comunicati congiunti eppure conta sempre e unicamente il rettangolo verde insieme ai 50 punti totalizzati dalla compagine.
A proposito di alti e bassi, sono proprio i tifosi ad aver vissuto un’autentica avventura lastricata di buone intenzioni. La presentazione estiva al salone comunale Lanci aveva creato grandi aspettative sul gruppo costruito dal trio D’Ottavio, Di Filippo e D’Eusanio, un ingresso trionfale sicché prematuro che aveva diviso solo gli scettici tra gli scetticismi.
Da lì a poco la prima crisi tecnica e l’allontanamento dell’ex guida Fasciani, cruciale per lui l’eliminazione dalla Coppa Italia contro il San Vito 83 (ora in finale) e un gioco privo di idee
Anche qui la piazza non ha mollato la presa e i risultati sono quindi arrivati agevolmente, almeno fino al “caso stipendi”, tema che ha rotto la concordia tra le parti. Il campo chiuso a Tollo per gli allenamenti, rimborsi non corrisposti, Biondi serrato, la minaccia dell’ammutinamento. Queste le vicende cardine del periodo nero, mentre il rosso della passione accendeva gli animi sulle tribune pubbliche e social. I supporters hanno rischiato di perdere l’ennesima chance di ripartenza, un colpo quasi mortale alle speranze e all’impegno profuso in anni di attività, resistenze e militanza.
Senza tifo non ci sarebbe Calcio, è questa la regola aurea del gergo ed è solo attraverso il rapporto tra club e tifosi che si può immaginare il pallone oltre i limiti. In occasione della festa lancianese, per la penultima giornata contro la Casolana sabato 13 aprile, il blocco al seguito del Lanciano FC era numeroso e accalorato, pronto a seppellire i dissensi per il bene della squadra.
Oggi e in occasione della festa lancianese, per la penultima giornata contro la Casolana, ecco l’ennesimo invito alla cittadinanza: alle ore 16, in un Biondi tinto di rossonero in festa, avrà inizio la celebrazione del salto in Eccellenza. Passerella d’onore che meritano un po’ tutti, dai giocatori alla società, ma soprattutto un elogio alla perseveranza che porta il nome del tifo lancianese e delle sue forti emozioni.
- Dennis Spinelli