Nuovo capitolo del processo relativo alla tragedia di Rigopiano che causò 29 morti rimasti sotto le macerie dell’hotel travolto da una valanga il 18 gennaio del 2017. Oggi dinanzi ai giudici della Corte d’Appello di Perugia ci sarà la requisitoria del sostituto procuratore generale Paolo Barlucchi.
Tra gli imputati ci sono sei nominativi, assolti nei primi due gradi di giudizio, legati alla Carta valanghe realizzata soltanto dopo la tragedia. Si tratta di dirigenti e funzionari della Regione Abruzzo che ebbero a che fare con la Protezione civile e che adesso dovranno fronteggiare un’accusa di disastro colposo.

Centrale nel processo sarà la mancata realizzazione della Carta pericolo valanghe. In sua presenza, secondo la cassazione, l’hotel non sarebbe mai stato ampliato, oppure sarebbe stato chiuso d’inverno o la montagna sarebbe stata messa in sicurezza con adeguate paratie per frenare un’eventuale valanga.
Oggi si comincia con la pubblica accusa che dovrà spiegare il perché delle eventuali responsabilità dei regionali imputati e poi ci saranno gli interventi delle 38 parti civili costituite: ai familiari delle vittime e dei superstiti si aggiungono il ministero della Giustizia, Regione Abruzzo, Comune di Farindola, Provincia di Pescara, Acu Abruzzo, Inail, Anmil, Codacons e Associazione Cittadinanza Attiva. Il calendario proseguirà con altre cinque udienze fissate nelle date del 20, 24 e 27 novembre e 1° e 4 dicembre.








