Lanciano è una città strana: grazie al suo mirabile centro antico, alla sua storia ed ai tanti monumenti ancora conservati, avrebbe un importante potenziale turistico, che per tanti motivi, di cui non ragioneremo in questa sede, non riesce, da anni ormai, a trasformare in qualcosa di veramente concreto e durevole. Un potenziale che potrebbe creare vantaggi alla città in termini di visibilità e opportunità lavorative che oggi purtroppo resta solo sulla carta.
Volendo fare un paragone con il mondo dello sport, Lanciano è come un giovane talento, non troppo conosciuto, ma di cui si dice un gran bene, che sul campo non dimostra le doti regalategli da Madre Natura.

Emblematico di ciò, è quello che sta accadendo al piccolo oratorio di Santa Croce. L’intimo luogo di culto che si trova nel quartiere di Lancianovecchia, è da diversi mesi al buio e privo di qualsiasi tipo di illuminazione. Una situazione senza dubbio sgradevole per un monumento che è strettamente legato al Secondo Miracolo Eucaristico, quello della Ricciarella o del Frija Crist, volendolo identificare con un’espressione di dialetto popolare.
Non sappiamo il motivo per cui la Curia e la parrocchia Madonna del Ponte (di cui Santa Croce fa parte) tengano letteralmente all’oscuro un angolo della nostra città che custodisce una storia così importante.
La speranza è che presto si possa trovare una soluzione e che la luce possa nuovamente illuminare la chiesetta. Anche se, al di là di questa non bella vicenda, l’impressione che si ha è che Lanciano, per un qualche arcano motivo, preferisca essere la città del Miracolo e non dei Miracoli.

Come se questa particolare abbondanza, che il destino e la fede le hanno regalato, sia quasi di troppo ed un fastidio, e non un vanto da esportare e far conoscere al mondo. I turisti, passeggeri e curiosi (pochi in realtà) che decidono per curiosità di scavallare piazza Plebsicito e risalire su via dei Frentani, si trovano da settimane davanti ad un portone aperto e ad una vetrata buia.
Del tutto ignari e letteralmente all’socuro di quale storia particolare sia avvenuta secoli fa tra quelle quattro quattro mura. Eppure basterebbe davvero poco per migliorare una situazione che, ad oggi non abbellisce di certo, il biglietto da visita della nostra città.
. Simone Cortese






