Sotto uno sferzante e gelido vento d’inizio ottobre, sono entrate oggi nel vivo le celebrazioni per l’82°anniversario della rivolta del 6 ottobre 1943. Un giorno di “sangue” passato alla storia per l’eroismo ed il patriottismo di un gruppo di giovanissimi lancianesi che, guidato da Trentino La Barba, decise di opporsi all’invasore nazifascista al costo della propria vita, guadagnandosi poi la medaglia d’oro al valor militare, affissa sul gonfalone della città dal presidente della Repubblica Luigi Einaudi.
Come ogni anno Lanciano, insieme alla istituzioni, ai rappresentanti delle associazioni d’arma e combattentistiche ha celebrato il sacrificio dei suoi figli migliori, che 82 anni dopo, resta fisso in quelle istantanee che tengono ferme l’immagine di quegli eroici ragazzi. Del resto come recita il brano “La Locomotiva” del cantautore Francesco Guccini, “gli eroi son tutti giovani e belli”










La commemorazione ha preso il via in piazzale Dellarciprete con la deposizione della corona d’alloro al cippo dedicato al colonnello Michele De Pasqua, per spostarsi poi in piazza Plebiscito dinanzi al Monumento ai Caduti.
Successivamente il corteo, dopo il flashmob degli alunni della scuola elementare “Eroi Ottobrini”, ha risalito Corso Roma per giungere in piazza Martiri Lancianesi dove la presidente dell’Anpi Maria Saveria Borrelli ha ribadito, la “straordinaria attualità che il martirio dei giovani frentani mantiene viva tutt’ora e di come il messaggio di pace e di resistenza sia oggi ancora leggibile nei tanti teatri di guerra del mondo dove popolazioni come quella ucraina e palestinese, lottano ogni giorno per affermare il proprio diritto ad una vita migliore e ad un futuro di tolleranza e prosperità”
Nel pomeriggio, alle 17 è previsto l’appuntamento alla Casa di Conversazione – Salone B. Lanci per l’incontro “A piccoli passi sulle tracce di libertà”, con la proiezione del video realizzato dalle classi IIIA e IIIB della scuola “Eroi Ottobrini” e una conversazione dedicata alla memoria e ai valori della libertà.
. Simone Cortese