Ortona – Dieci anni di Storia, dieci anni di passione, dieci anni con un grande cuore in mano: quello raccolto dal sogno ereditato dal presidente Giampiero Misci e dal suo più fidato compagno, Pasquale Leonelli, oggi custodito dai fratelli e dalle sorelle ortonesi. Non si tratta di Epica calcistica ma di presente attualissimo, vivo ed emozionale, che si lega relazionalmente alla transività della tradizione calata nelle sfide sociali dei nostri tempi.
Il Victoria Cross Ortona celebra i suoi dieci anni di attività nel mondo del pallone e lo fa regalandosi un resoconto abbastanza esplicativo sulla bontà del progetto.
Calcio? Ovviamente ve n’è in abbondanza dalle parti dello Stadio ortonese, eppure la parabola del Victoria Cross ha disegnato traiettorie sconfinate, oltre i confini terracquei. Dieci anni di sport attraverso cui riaccendere l’amore dei ragazzi verso la sana competizione, circondandoli di esempi edificanti e principi inossidabili quali il rispetto del prossimo, la socialità attiva e l’assoluto divertimento, soprattutto condiviso dentro gli spogliatoi o fuori dal rettangolo verde.

Dieci anni di inclusione sociale e concreto sostegno umanitario, come ampiamente riconosciuto dagli enti pubblici nazionali, piuttosto che nelle iniziative dedicate ai bambini in piena pandemia, quest’ultimi divenuti successivamente autori delle divise celebrative.

Dieci anni di persone, di Mimmo Gueye, capitano ad aeternum dei biancorossi nonché icona cittadina sotto il profilo dell’impegno, della serietà. Con lui, poi, hanno gioito anche i bambini del Dakar assieme alla Victoria Cross Academy, altra medaglia da appuntarsi orgogliosamente al petto.
Guardando con fierezza il passato, non si può fare a meno di sperare positivamente per il futuro, ben sapendo che oggi c’è da essere felici per il presente, nonostante l’epilogo negativo in Seconda Categoria.
Così va il Calcio, così va la vita: la lezione più importante arriva dalla prima pietra eretta dal Victoria Cross, ossia il valore della Resistenza contro le avversità che si prospettano lungo il cammino. In pochi credevano alla costituzione della società sportiva, in molti hanno sposato la causa accogliendo il richiamo del cuore pulsante della comunità. Perché Victoria Cross è identità, solo e per sempre collettiva.
La testimonianza del presidente Giampiero Misci, figura chiave e imprescindibile, è l’emblema del Victoria Cross Ortona:
“Oggi ricorre il decennale della Victoria Cross Ortona, e chi ci avrebbe scommesso? Beh sicuramente io ed il mio amico Pasqualino Leonelli anche perché se dopo dieci anni siamo ancora qui si vede che abbiamo seminato bene. Fare calcio non è affatto facile, farlo con poche risorse a disposizione, sia economiche che umane, avvalora ancora di più che quello che è stato fatto, che può considerarsi un piccolo miracolo sportivo.
Tutto questo è stato possibile grazie soprattutto ad un unico comune denominatore che è la Passione per questo sport. Lo sport in generale deve essere il volano di una città, perché trasmette valori che ti porti dietro per tutta la vita ed io che sono cresciuto all’oratorio salesiano, autentica palestra di vita, ne ho fatto tesoro e cerco di trasmetterlo ai nostri ragazzi.
Qualche anno fa, un genitore di un ragazzo che gioca con noi, alla fine di una partita mi si avvicinò e mi disse: “Presidente grazie per aver ridato il sorriso a mio figlio “.
È una frase che ho scolpito nella mia mente, sono testimonianze che ti aiutano ed incoraggiano ad andare avanti e fare sempre meglio. La nostra è sì una squadra calcistica ma il cavallo di battaglia è il sociale.
Molte sono state le iniziative che ci hanno visto protagonisti, alcune di queste in collaborazione con la Lnd Abruzzo e di questo ne andiamo fieri ed orgogliosi.
Il nome Victoria Cross, per chi non lo sapesse, è un’ onorificenza militare che pochi al mondo possono vantare e fu assegnata al Capitano canadese Paul Triquet, per tutto quello che fece durante la Seconda guerra mondiale, il quale con il suo plotone salvò la vita di molti nostri concittadini. La storia non si dimentica, figuriamoci quella della nostra città!
Ci siamo tolti delle soddisfazioni anche sul piano calcistico, vinto una Coppa Disciplina, siamo arrivati in finale play off per andare in Prima Categoria ed aver disputato una semifinale di Coppa Abruzzo persa ai rigori. Dispiace che quest’anno il decennale coincida con la prima retrocessione del Club ma nello sport, come d’altronde anche nella vita, si vince e si perde ma bisogna subito rialzarsi e noi lo stiamo già facendo.
Chiudo facendo un caloroso saluto a tutti quei tifosi che ci seguono e che ci vogliono bene con l’augurio che anche questa stagione verranno in massa a sostenerci al Comunale. Il mio ultimo pensiero va all’ indimenticabile BRUNO, sempre nel nostro cuore e voglio ricordarlo con quella sua frase che chiudeva ogni sua intervista: Forza Victoria Cross!”.
- Dennis Spinelli