“Prometto che lotterò con tutta me stessa affinché venga fatta chiarezza su questa vicenda e perché venga fatta giustizia per onorare il nome di Lorena”.
A cinque mesi dalla morte di Lorena Paolini ,53 anni, avvenuta il 18 agosto scorso, nella sua casa di contrada Casone, in circostanze sospette, la sorella Silvana non si arrende e chiede giustizia. Lo ha scritto sui social e l’ha ribadito anche ieri sera quando è stata ospite della trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?” rigettando ancora una volta l’ipotesi del suicidio della sorella.

”Chi l’ha visto?” in un lungo e articolato servizio ha ricostruito, nel dettaglio, la vicenda in cui l’unico indagato per omicidio volontario rimane il marito l’impresario funebre Andrea Cieri che ha trovato Lorena in fin di vita sul divano alle 12.30 di quella domenica d’agosto.
Cieri si è sempre proclamato innocente. Dapprima è sembrato un malore, poi gli evidenti segni sul collo imputabili ad uno strangolamento hanno fatto partire l’inchiesta.
La tesi sostenuta dal marito è quella di un suicidio. Lorena era depressa a causa della morte della madre venuta a mancare un anno prima.
Qualche giorno fa sono emersi nuovi particolari riferiti dal coniuge, ma anche dalla figlia minorenne, che era in casa al momento della tragedia, ma dormiva, e dal cognato: Lorena si sarebbe suicidata, in uno sgabuzzino, impiccandosi con una corda appesa ad un lampadario. Da qui la decisione di effettuare un nuovo sopralluogo, questa mattina, nella villetta dove Lorena viveva. Verranno fatte le prove per saggiare la stabilità del lampadario per capire se possa aver retto il peso di Lorena e verificare se ci sono tracce della corda.
Al vaglio degli inquirenti le immagini delle telecamere di sorveglianza e i telefoni cellulari dei tre famigliari per raccogliere ulteriori prove. Si attende inoltre di conoscere gli esiti dell’autopsia effettuati sul corpo di Lorena in modo da poter fissare l’orario preciso della morte stabilito, al momento alle 12.30.
La trasmissione di Rai 3 tornerà sul caso anche mercoledì prossimo. Silvana non demorde intanto continua la sua lotta: “Mia sorella non si è suicidata, io sarò la sua voce”.