ORTONA- Fondamentale avere garanzie per i lavoratori e per il territorio: sindacati e Regione lavorano a tutela dei 200 lavoratori della Tekne, ed è essenziale, inoltre, fare presto per evitare un aggravarsi della crisi. Lunedì la proprietà incontrerà un’azienda del settore della difesa interessata a rilevare la Tekne. E’ quanto è emerso dall’incontro tenutosi nella sede della Regione a cui hanno preso parte l’assessore al lavoro Tiziana Magnacca, la Tekne rappresentata dall’avvocato Sergio Della Rocca Sergio e dal dottore Francesco De Cicco e i rappresentanti di Fiom Cgil e Rsu.
Oltre a questa azienda, che per lungo tempo ha avuto l’esclusiva nel trattare con la Tekne, ci sono altre due manifestazioni d’interesse da parte di un fondo americano, Brodway Capital e dell’azienda Raicam.
“Al momento sul tavolo c’è una proposta formale da un’azienda italiana del settore difesa, di questa proposta non se ne conoscono i contenuti, questa azienda fino a qualche settimana fa aveva una corsia privilegiata per via di una clausola di esclusività che è scaduta- spiega in una nota il segretario provinciale Fiom Cgil Andrea De Lutis- questo fatto non vieta alla Tekne di continuare la discussione come non gli vieta di guardarsi intorno”.
I sindacati nel corso nell’incontro hanno appreso l’esperto nominato dalla Camera di commercio, in seno alla procedura negoziata, non ha a disposizione l’offerta inviata dall’azienda che aveva l’esclusiva, e che la Raicam a settembre aveva già formalizzato una proposta successivamente ritirata proprio per l’avvio di questa trattativa riservata.
“Oggi che non ci sono più vincoli, la Raicam è tornata a palesarsi così come ha fatto il fondo americano Brodway Capitol, queste due compagnie chiedono l’apertura di una due diligence per poter eventualmente fare un’offerta- si legge ancora nella nota- Al tavolo abbiamo chiesto che siano avviate queste procedure a garanzia del ceto creditorio, a partire dai lavoratori, sia la Fiom che la Regione hanno ribadito l’importanza del fattore tempo e la necessità di accelerare su queste nuove possibilità anche per evitare una maggiore crisi che possa portare l’azienda a una procedura che danneggi ancora di più i creditori e i lavoratori”.
Il sindacato sottolinea che la Tekne ha tutto il diritto di scegliere a chi eventualmente cedere un pezzo o tutta l’azienda o addirittura se farlo:
“E’ nostro diritto e interesse chiedere però che siano valutate tutte le proposte e che ci si adoperi ad essere responsabili fornendo le documentazioni necessarie affinché arrivino proposte concrete e di maggiore soddisfazione per tutti. L’Abruzzo non deve essere privato di posti di lavoro, commesse e lavorazioni” si legge ancora nella nota.
Fiom e Regione hanno chiesto di essere aggiornati dell’incontro con l’azienda per capire se ci sono le condizioni per andare avanti partendo dal fatto che debbano esserci garanzie per i lavoratori e per il territorio.
I sindacati hanno inoltre chiesto alla Regione che resti aperto il tavolo istituzionale sulla vertenza Tekne.








