ORTONA- Emergenza mucillagine: è stata convocata dalla Regione una Conferenza regionale della pesca e dell’acquacoltura per giovedì 25 luglio. Alla conferenza prenderanno parte sia l’Anci che i rappresentanti della categoria dei balneatori. A richiedere l’incontro erano stati il presidente Anci Abruzzo e sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, e il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, anche in veste di delegato Anci al demanio.
Una richiesta basata sulla necessità “di studiare quali interventi di sostegno economico siano possibili per aiutare chi vive di pesca e di turismo”.
L’appuntamento è dunque fissato per giovedì, alle ore 12, alla sede del flag “Costa di Pescara” a Pescara
Quello della mucillagine è un fenomeno che sta interessando tutto l’Adriatico, e sta colpendo oltre misura la piccola marineria e le attività turistico-balneari. “Le presenze dei bagnanti lungo le spiagge sono in diminuzione – spiega il primo cittadino di Fossacesia- c’è preoccupazione da parte di chi va al mare perché spesso si confonde la mucillagine con una forma di inquinamento, mi sento di poter rassicurare su questo aspetto, e un fenomeno sgradevole ma naturale e non dannoso. L’Arta sta poi monitorando la situazione con prelievi che vengono effettuati ogni 15 giorni, la situazione è dunque sotto controllo ma va affrontata in maniera energica e tutti insieme”.
La mucillagine mette in ginocchio non solo il turismo, ma anche la piccola pesca e le vongolare che ormai da un mese non lavorano più
Il Flag Costa dei Trabocchi chiede al governo, attraverso la Regione, di andare incontro alla categoria stanziando ristori economici. La piccola pesca opera proprio nel tratto di mare compreso tra le 0 e le 6 miglia dove la mucillagine prolifera, e le vongolare pescando sul fondo trovano solo melma.
«Gli operatori della piccola pesca, che rappresentano l’80 per cento della flotta abruzzese, e le vongolare non potendo lavorare, sono da circa un mese senza reddito- spiega Franco Ricci presidente del Flag e del mercato ittico ortonese- Le nasse sono piene di mucillagine e le reti non possono più essere messe in quanto è diventato impossibile tirale su in perché essendo troppo piene di mucillagine si rischia di far affondare la barca. Tra non molto il problema sarà risolto basterà attendere la prima mareggiata.
Il rischio per il comparto della pesca è che la mucillagine però abbia sterminato il prodotto, come le vongole e le lumachine che vivono sul fondo dove si deposita la mucillagine creando gravissimi problemi nel lungo periodo».
Una situazione simile si è vissuta circa 20 anni fa con gli stessi problemi e danni alla categorie. Le vongolare stanno comunque continuando a uscire una o due volte a settimana sia per monitorare la situazione che per cercare di smuovere le acque.
- Daniela Cesarii