Un incontro particolare per gli studenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lanciano, sezione sportivo, quello di oggi pomeriggio nella sala auditorium. Ad accompagnare il pomeriggio dei giovani studenti ecco la presenza di due campionesse mondiali: Lorena Ziccardi, Handbike e Ilenia Colanero, Apnea.
L’occasione per affrontare insieme al pubblico i temi più delicati e complessi, che attraversano non solo il percorso didattico, ma soprattutto legato alla crescita personale e culturale. Infatti in una società spesso riunita attorno agli esempi negativi, diventa fondamentale portare in risalto il valore delle persone che sono riuscite a contraddistinguersi per lealtà, onestà, spirito di sacrificio e intraprendenza, sotto l’ala delle difficoltà quotidiane.

È in questa cornice che si inseriscono le testimonianze delle due campionesse mondiali, frentane di nascita e di adozione. Da un lato Lorena, ex cestista della Nazionale di Basket in carrozzina e campionessa mondiale di paraciclismo, poi la svolta con l’attuale compagno nonché fisioterapista nella categoria H5 in Handbike. Da un lato Ilenia, pluripremiata in ambito nazionale e internazionale, ex studentessa proprio del Liceo Scientifico Galileo Galilei.
Le parole di Ilenia Colanero racchiudono il messaggio universale da lasciare ai giovani, attraverso ovviamente il suo esempio: “Ho trasformato questa mia passione per lo sport in agonismo dopo l’iscrizione all’associazione Libertas Lanciano, ma aver frequentato il Liceo Scientifico è stato per me importante. La forma mentis acquisita al liceo mi ha aiutata non solo nello studio, ma nella vita in generale e nel lavoro”.
L’exercus dell’incidente in moto e la fase delicata dopo l’accaduto: “l’incidente mi ha tolto la corsa e la possibilità di praticare alcuni sport. Da lì ho avuto un brutto momento di depressione, non è stato semplice reagire dopo la diagnosi del medico. Eppure lo sport di gruppo riesce a darci tanto. Ho scelto quindi di provare con discipline acquatiche, nello specifico con l’apnea. Era una valvola di sfogo, anche per la terapia che avrei dovuto seguire, ma il mio pensiero era rivolto alle gare.
Nel 2016 non esisteva il paralimpico, ho disputato le gare con i normodotati, riuscendo anche a vincere qualcosa.
Poi il primo Mondiale Paralimpico, sono riuscita a portare a casa diversi titoli sia sul territorio nazionale ma soprattutto gli ultimi due mondiali. Non c’è cosa più bella di aver dato questa soddisfazione a Lanciano e ai ragazzi che sono cresciuti attraverso gli esempi corretti, ascoltandoli e sostenendoli sempre. Per chi ha disabilità, avere sfide da raggiungere è importante, è come dare un biglietto per la luna”.
- Dennis Spinelli








