Una storia semplice, ma profondamente umana, che nelle settimane prima di Natale ha preso forma a Lanciano e che proprio nel giorno più atteso dell’anno ha trovato il suo epilogo più bello. Da tempo, un uomo sulla sessantina aveva scelto – o forse era stato costretto a scegliere – le poche sedie della stazione ferroviaria della Sangritana TUA, in via Bergamo, come rifugio. Quelle panchine erano diventate la sua casa, il luogo dove trascorrere le giornate e affrontare notti fredde, portando con sé il peso di una vita segnata dalla solitudine.
A notare quella presenza silenziosa sono stati i dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico TUA Sangritana.

Giorno dopo giorno, tra turni di lavoro e partenze dei treni, quello sguardo abbassato e quella figura sempre lì hanno smesso di essere invisibili. E così, quasi naturalmente, è nata una decisione: non voltarsi dall’altra parte.
I lavoratori hanno iniziato a organizzarsi tra loro, raccogliendo una somma di denaro con contributi personali, senza clamore e senza cercare riconoscimenti. Un gesto concreto, frutto di sensibilità e attenzione. L’obiettivo era semplice ma importante: offrire a quell’uomo almeno una notte di vero riposo, al caldo, lontano dal freddo della stazione.
Il giorno di Natale, grazie alla loro iniziativa, l’uomo ha potuto dormire in un albergo di Lanciano. Un letto vero, una stanza, un po’ di serenità. Ma non è finita lì. Uno dei dipendenti ha deciso di fare qualcosa di ancora più significativo: lo ha invitato a trascorrere la vigilia di Natale a casa propria, insieme alla sua famiglia, ai suoi affetti. Una cena condivisa, una tavola imbandita, il calore di una casa e di relazioni vere.
Per una sera, la solitudine ha lasciato spazio all’accoglienza. Per una sera, quell’uomo non è stato più solo.
È una storia che parla di fragilità, ma soprattutto di umanità. Una storia che dimostra come, anche nella quotidianità di un luogo di passaggio come una stazione, possano nascere gesti capaci di fare la differenza. A Lanciano, questo Natale, i dipendenti TUA Sangritana hanno ricordato a tutti che il vero spirito natalizio vive nelle azioni silenziose di chi sceglie di vedere l’altro e di prendersene cura.







