Un’operazione dei Carabinieri Forestali del Nucleo di Atessa, condotta in collaborazione con il personale veterinario della ASL 02 Lanciano–Vasto–Chieti, ha portato alla scoperta di una grave situazione di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura in un’area della Val di Sangro.
L’intervento è scattato a seguito di accertamenti di iniziativa relativi a presunti maltrattamenti e a segnalazioni per disturbo della quiete pubblica. Nel corso del sopralluogo, i militari hanno riscontrato la presenza di numerosi cani detenuti alla catena o all’interno di box, in un contesto caratterizzato da condizioni igienico-sanitarie gravemente compromesse.

Le condizioni riscontrate
Secondo quanto accertato sul posto, diversi animali erano costretti a vivere tra deiezioni accumulate, con catene di lunghezza insufficiente a garantire un movimento adeguato. In particolare, su sei cani legati, due sono risultati vincolati all’interno dei box con catene corte, uno era ancorato a un attrezzo agricolo, mentre altri tre si trovavano su una pavimentazione parzialmente ricoperta da rifiuti edili, alcuni dei quali anche potenzialmente taglienti.
La situazione complessiva ha evidenziato una gestione incompatibile con il benessere animale e con le norme vigenti in materia di tutela.
Denuncia e sequestri
Il responsabile è stato deferito all’Autorità giudiziaria per il reato di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, previsto e punito dall’articolo 727 del Codice Penale, e per il reato di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi, ai sensi dell’articolo 255, comma 1, del Decreto Legislativo 152/2006.
Tra i materiali rinvenuti figurano deiezioni canine, pneumatici usurati, paletti per vigneti e residui di lavorazioni edili.
Gli animali messi in sicurezza
Complessivamente sono stati messi in sicurezza 13 cani: dieci incroci di pitbull, un American Bully e due Rottweiler. Gli animali sono stati affidati al canile “Il Villaggio” di Fallo, con custodia giudiziale al direttore sanitario della struttura, e sottoposti a cure veterinarie grazie alla collaborazione dell’ASL competente.
Un’attività di controllo più ampia
L’operazione rientra in un più ampio piano di monitoraggio del territorio portato avanti dal Comando Carabinieri Forestali Abruzzo e Molise, finalizzato al contrasto dei reati in materia di tutela degli animali e al rispetto delle normative ambientali e sanitarie.
I Carabinieri Forestali hanno inoltre rinnovato l’invito ai cittadini a segnalare situazioni sospette o condotte potenzialmente illecite, sottolineando come la collaborazione delle comunità locali rappresenti uno strumento fondamentale per la protezione degli animali e del patrimonio ambientale.
- Dennis Spinelli




