Il Parco della Transizione Ecologica di Cerratina–Bel Luogo, nel Comune di Lanciano, diventa oggi il cuore pulsante della nuova gestione sostenibile dei rifiuti in Abruzzo. Ecolan S.p.A. ha infatti inaugurato ufficialmente il nuovo Impianto di Trattamento dell’Organico, una struttura strategica che completa il percorso di economia circolare avviato sul territorio provinciale.
Un tassello decisivo nella filiera dei rifiuti
Dopo anni di potenziamento dei sistemi di raccolta e trattamento di vetro, plastica, carta, RAEE e rifiuto indifferenziato, il trattamento della FORSU rappresenta l’anello mancante per chiudere il cerchio. Con questo impianto, Ecolan consolida un ecosistema industriale capace di generare valore e di trasformare ciò che era scarto in risorsa.
Operativo da gennaio 2026, il nuovo impianto potrà trattare 40.000 tonnellate all’anno di organico e 15.000 tonnellate di verde e potature, servendo 75 Comuni della provincia di Chieti, che diventeranno 85 nel 2026.
Compost, biometano e grafene: tre risorse da un unico processo
La struttura, estesa su oltre 130.000 metri quadrati, opera in ambiente completamente chiuso e in depressione, garantendo il controllo totale degli odori. Il processo comprende pretrattamento, digestione anaerobica, produzione di biogas, upgrading del biometano e compostaggio.
A pieno regime, l’impianto produrrà 3,5 milioni di Smc/anno di biometano, immessi nel metanodotto nazionale, e 12.000 tonnellate di compost. Un biofiltro di 1.260 m² tratta 85.000 m³/h di aria, riducendo al minimo l’impatto olfattivo.
L’emozione dell’intitolazione ad Antonia Massimini Uno dei momenti più intensi della giornata è stato l’inaugurazione dell’area dedicata alla memoria di Antonia, giovane dipendente di Ecolan prematuramente scomparsa.
La nuova zona, pensata come spazio simbolico e di ispirazione all’interno del Parco della Transizione
Ecologica, porterà per sempre il suo nome, testimonianza del valore umano e professionale che Antonia ha lasciato in azienda. L’atmosfera si è caricata di emozione quando il presidente di Ecolan e i rappresentanti istituzionali hanno ricordato il suo impegno, la sua passione e la sua gentilezza.
Commovente la presenza del padre, Vincenzo, che ha partecipato alla cerimonia tra applausi e grande partecipazione del pubblico. Un momento di profonda condivisione che ha unito istituzioni, colleghi e cittadini, sottolineando come il progresso sia fatto anche di memoria e riconoscenza.
L’inaugurazione, moderata dalla biologa Amanda De Menna della Ecolan, è stata arricchita dagli interventi delle autorità regionali e provinciali e dalla relazione del presidente di Ecolan Massimo Ranieri, che ha illustrato il valore strategico dell’infrastruttura.
A seguire, la lectio del fisico del CNR Valerio Rossi Albertini e la tavola rotonda moderata da Luca Telese con esperti nazionali del settore ambiente e servizi pubblici.
L’evento è stato trasmesso anche in streaming agli istituti superiori del territorio e sono state oltre 30 le scuole hanno fatto l’accesso alla piatatforma messa a disposizione dalla Ecolan. Altri studenti, le clasi quinte del Da Vinci De Giorgio, del Galielei e dellos cintifico di Lanciano, sono stati invece presenti alla cerimonia.
Una infrastruttura che genera valore per la comunità
I benefici attesi sono molteplici:
riduzione delle emissioni e decarbonizzazione della filiera dei rifiuti;
incremento dell’autonomia energetica locale;
valorizzazione del compost per l’agricoltura;
immissione in rete di energia rinnovabile.
La produzione di biometano sarà sufficiente per riscaldare 2.000 famiglie, oppure alimentare 3.000 auto o 75 autobus, rendendo concreto il modello dell’economia circolare.
Uno sguardo al futuro
Con questo impianto, Ecolan completa il ciclo dell’organico e apre una nuova fase di sviluppo basata su innovazione, sostenibilità e autonomia produttiva. Un progetto che trasforma gli scarti in valore e che, grazie alla memoria di Antonia custodita nel Parco, ricorda ogni giorno che il futuro si costruisce anche attraverso le persone che lo hanno reso possibile.